Londra (Regno Unito), 22 ott. (LaPresse) – Le prospettive per le banche di medie dimensioni spagnole “sono migliorate complessivamente”, mentre per le omologhe italiane lo scenario “resta impegnativo” e “riflette le differenze nelle tendenze del rischio del credito, della redditività e dell’economia domestica”. E’ quanto afferma un’analisi dell’agenzia di rating Fitch, secondo cui “gli alti livelli di crediti problematici non coperti da riserve di capitale lasciano gli istituti esposti a rischi al ribasso”. Gli analisti dell’agenzia di rating internazionale si aspettano che “i crediti deteriorati in rapporto ai prestiti delle banche spagnole tocchino un picco nella seconda metà del 2014, per poi rallentare e calare”. Fitch ritiene invece che “è improbabile” che gli istituti italiani “raggiungano presto il picco senza cessioni significative”. In Italia, affermano gli analisti, le sofferenze “sono a livello record” ma “sono suscettibili di nuovi aumenti se l’economia continua a contrarsi ulteriormente, sebbene a un ritmo più moderato”. L’agenzia di rating evidenzia che “queste banche potrebbero essere vulnerabili” rispetto alla valutazione della Bce, i cui esiti si conosceranno domenica. Fitch sottolinea che gli istituti spagnoli “hanno migliorato il capitale, in particolare quelli che hanno beneficiato degli aiuti di Stato, e fatto buoni progressi nelle ristrutturazioni” con “segnali di stabilizzazione della qualità dell’attivo”. Secondo gli analisti dell’agenzia internazionale, “anche le banche di medie dimensioni italiane hanno rafforzato il capitale, ma non abbastanza da compensare l’ulteriore indebolimento della qualità dell’attivo, mentre restano strutturalmente bassi i profitti delle operazioni di base”. Fitch prevede che il Pil italiano si contrarrà “marginalmente” nel 2014 e risalirà “solo in misura modesta” nel 2015.
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