Cernobbio (Como), 18 ott. (LaPresse) – Con l’embargo da parte della Russia dei prodotti agroalimentari europei, a Mosca è boom di prodotti italiani contraffatti. A lanciare l’allarme é stata la Coldiretti nel corso del Forum dell’agricoltura a Cernobbio. “Lo stop alle importazioni di frutta, verdura, salumi e formaggi dall’Italia – avverte Coldiretti – ha provocato in Russia un vero boom nella produzione locale di prodotti Made in Italy taroccati, dal salame ‘Italia’ alla mozzarella ‘Casa Italia’, dall’insalata ‘Buona Italia’ alla Robiola ‘Una grande’, ma anche la mortadella ‘Milano’ o il ‘Parmesan Pirpacchi’, tutti rigorosamente realizzati nel Paese di Putin”.

La situazione, secondo Coldiretti, inoltre “rischia di aggravarsi con grandi investimenti annunciati per potenziare l’industria alimentare locale, con la produzione di prodotti lattiero caseari e formaggi che è già aumentata del 20% negli Urali centrali”. Sono previsti “nuovi caseifici come quello in programma annunciato nella regione Sverdlovsk con un investimento di 2 milioni di rubli per coprire il fabbisogno di formaggi duri e molli, dalla mozzarella al parmigiano”.

A potenziare la produzione del falso Made in Italy “non è stata però solo l’industria russa ma – sottolinea la Coldiretti – anche molti Paesi che non sono stati colpiti dall’embargo come la Svizzera, la Bielorussia, l’Argentina o il Brasile che hanno aumentato le produzioni e le esportazioni dei cibi italiani taroccati”. Nei supermercati russi diventa quindi possibile trovare scamorza, mozzarella, provoletta, mascarpone e ricotta ‘Made in Bielorussia’, ma anche salame Milano e Gorgonzola di produzione svizzera e Parmesan o Reggianito di origine brasiliana o argentina.

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