Terni, 17 ott. (LaPresse) – Manifestazione questa mattina a Terni per protestare contro il piano di Thyssen Krupp per l’Ast, che prevede oltre 500 licenziamenti e la riduzione degli stipendi. A sfilare con i lavoratori anche gran parte della cittadinanza. Per il segretario generale Fismic, Roberto Di Maulo, “è inaccettabile che il governo sia completamente inerte di fronte a questa drammatica situazione. Ieri nella riunione con i rappresentanti degli enti locali si è limitato a una timida richiesta all’azienda tedesca. Nemmeno una convocazione, nulla”.

“Una enorme differenza con l’amministrazione Obama negli Usa – prosegue il leader della Fismic – allorquando a valle del disastro finanziario del 2008 intervenne anzitutto sul sistema bancario per evitare che la bancarotta di qualcuno diventasse il disastro dell’intero Paese e poi, subito dopo, intervenne con uno straordinario programma protezionistico a favore dell’industria siderurgica e poi con forti interventi a sostegno dell’industria automobilistica nazionale”. “L’Italia è il secondo Paese manifatturiero d’Europa – spiega il segretario della Fismic – ed era, fino ad alcuni anni fa, il sesto Paese manifatturiero del mondo, oggi superato sicuramente da India e da altri come il Brasile, ma ancora con un’altissima vocazione industriale e con una percentuale fondamentale nella creazione del PIL prodotta dal settore primario e secondario industriale”. “E’ veramente sconcertante – conclude Di Maulo – l’atteggiamento passivo del governo di fronte a un gravissimo problema in un settore fondamentale per il nostro Paese come quello siderurgico per l’attività produttiva e l’occupazione”.

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