Hong Kong (Cina), 15 ott. (LaPresse/AP) – Il gruppo Carnival, leader mondiale della crocieristica di cui fa parte anche il gruppo Costa, ha annunciato un memorandum of understanding con Fincantieri e la società pubblica China State Shipbuilding. L’obiettivo, è sviluppare il settore crocieristico cinese che si stima nel 2020 arriverà 4,5 milioni di passeggeri l’anno, rispetto agli 1,3 del 2012. Carnival parla però addirittura di 7 milioni di passeggeri. Le nuove navi sarebbero costruite direttamente in Cina, invece di dirottare dai Paesi avanzate i natanti meno moderni non più adatti ai mercati occidentali. Il Governo cinese, spiega la Carnival, ha espresso il desiderio di far diventare quello cinese un mercato leader, investendo anche sulle infrastrutture. Se l’accordo sarà siglato, sarà realizzata una nuova classe di navi per la Cina.
Nella nota di Carnival, diffusa dopo la cerimonia della firma oggi alla nona edizione del Cruise Shipping Expo a Tianjin, Arnold Donald, ceo di Carnival Corporation ha dichiarato: “Questo è davvero un giorno di svolta per tutti noi, così come i nostri partner cinesi e per tutti i viaggiatori cinesi che si rivolgono sempre più alle crociere per le loro vacanze. Questo storico accordo ci permette di lavorare a stretto contatto con i nostri partner al Cssc per esplorare a fondo la possibilità di formare una joint venture per sviluppare ulteriormente la Cina e farla diventare un leader in questo settore, sostenendo lo sviluppo economico locale”.
Carnival Corporation recentemente annunciato i suoi piani di crescita della capacità immediata in Cina nel 2015 per soddisfare la domanda crescente. La Costa Serena sarà aggiunta alla sua flotta in Cina ad aprile del prossimo anno, portando a quattro le navi che operano Cina, con una crescita del 140 per cento dal 2013. Costa Serena affiancherà Costa Atlantica, Costa Victoria e Sapphire Princess. In totale Carnival avrà 220 approdi nel 2014, che è il 15 per cento del suo totale asiatico, mercato dove Carnival ha raddoppiato la sua quota di mercato nel corso degli ultimi due anni. Il memorandum prevede anche l’esplorazione di altre possibili opportunità di joint venture con Cssc, tra cui la possibilità di formare una compagnia crocieristica nazionale, lo sviluppo portuale, nonché lo sviluppo della catena di ricambi e della logistica.
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