Milano, 8 ott. (LaPresse) – “Ho le mie idee sul tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil, questo è un parametro pensato, immaginato ed ideato più di 20 anni fa, in un altro mondo. Non c’era internet, oggi abbiamo 7.2 miliardi di sim e 7.2 milairdi di persone nel mondo. Il problema dell’Italia è un altro, la reputation, e credo che sia giusto rispettare il tetto del 3%, non commento e rispetto le idee degli altri Paesi”. Così Matteo Renzi nella conferenza stampa finale del vertice europeo sul lavoro a Milano, risponde a chi gli chiede se l’Italia rispetterà il tetto previsto dal patto di Stabilità. “La Germania superò con un altro Governo il 3%, era una scelta che aveva una sua dignità e coerenza – aggiunge Renzi – so che indipendentemente dalle mie idee, il segnale che rispettiamo tutti gli impegni dà un’immagine molto positiva. Nella legge di stabilità il limite del rapporto Pil/deficit sarà del 2.9%”.
Nella gestione del patto di Stabilità, Renzi ha evidenziato come l’Itallia “abbia una situazione di contraddizione, perché se volessimo accettare tutte le raccomandazione della commissione, talvolta violeremmo i vincoli del patto”. Ad esempio, ha spiegato Renzi sui debiti della p.a., che sono pari a circa 60 miliardi, di cui 57 già pagati, ma “se paghiamo anche gli ultimi 3 miliardi, sforiamo il patto del 3%”. “E’ una contraddizione – aggiunge Renzi – anche il cofinanziamento europeo può farci superare il 3%, e noi non cofinanziamo ma poi non usiamo tutti fondi Ue”.
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