Roma, 2 set. (LaPresse) – Nel commercio ambulante sono attivi 50 mila irregolari, in gran parte gestiti dalla criminalità organizzata, che erodono il fatturato del settore di 25 miliardi di euro per 4-5 miliardi annui. Lo afferma uno studio di Anva-Confesercenti, che sottolinea che il settore del commercio ambulante rappresenta da solo il 15% delle attività commerciali. Le imprese regolari del settore sono circa 180 mila e operano negli 8.000 Comuni italiani, spesso dove il commercio tradizionale e soprattutto la grande distribuzione non arrivano. Confesercenti sottolinea che il 48% degli italiani è tollerante con gli ambulanti abusivi. “E’ un fenomeno drammatico per l’ambulantato, ma pesante anche per il commercio in generale e per l’economia – sottolinea il presidente dell’Anva-Confesercenti, Maurizio Innocenti – e da tempo ne stiamo denunciando a gran voce prima i rischi e poi i danni. Per questo, abbiano apprezzato l’operazione ‘Spiagge sicure’ voluta dal ministro Alfano, anche se resta ancora molto da fare per debellarlo”.

Per Innocenti “gli abusivi sono numerosissimi e fanno affari anche grazie alla mancanza di controlli da parte delle autorità preposte. Spesso, ad esempio, gli stessi Comuni che organizzano mercatini in tutta Italia, affittano le aree pubbliche a venditori abusivi senza effettuare verifiche”. “C’è bisogno di regole più chiare da rispettare e maggiori controlli – aggiunge Innocenti – ma è necessario anche un cambiamento culturale. Gli italiani che acquistando da abusivi credono di aiutare queste persone, in gran parte sfruttate ed in larga maggioranza extracomunitari, in realtà favoriscono la criminalità ed incentivano illegalità e sfruttamento”. “Per questo – conclude il presidente dell’Anva – insieme al nostro apprezzamento, abbiamo manifestato al ministro la disponibilità a collaborare per eliminare l’abusivismo commerciale, ridare forza alle imprese regolari e tutelare i consumatori”.

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