Roma, 25 ago. (LaPresse) – Con questa settimana sono finite le vacanze per nove italiani su dieci e si possono tracciare i primi bilanci. Secondo una indagine Coldiretti/Ixè, il 60 per cento degli italiani quest’anno non ha trascorso neanche una notte di vacanza fuori casa.

La ricerca del risparmio, spiega l’organizzazione agricola, si è concentrata infatti soprattutto sull’alloggio, nella scelta della località ma anche nella durata: il 30 per cento ha fatto vacanze meno lunghe dell’anno scorso. Il risultato – continua la Coldiretti – è che tra chi è andato in vacanza, il 43 per cento lo ha fatto per meno di una settimana, il 33 per cento da una a due settimane, il 15 per cento da due a tre settimane e solo il 9 per cento per più di 3 settimane. “Un andamento che ha avuto un impatto devastante dal punto di vista economico ed occupazionale che – denuncia la Coldiretti – ha coinvolto tutti quei profili professionali utilizzati dalle strutture turistiche come cuochi, camerieri, addetti all’accoglienza, all’informazione, ai servizi e all’assistenza alla clientela ma a causa dell’impatto sui consumi anche la filiera agroalimentare dalla tavola al campo dove sono tradizionalmente impegnati i lavoratori stagionali nella raccolta della frutta e nella vendemmia, con perdite complessive stimate pari a ben oltre il miliardo”.

Tra le destinazioni gli italiani quest’estate hanno continuato a preferire il mare dove si sono recati il 71 per cento dei vacanzieri ma complice il clima un corposo 18 per cento ha scelto la montagna, il 6 per cento le città, il 5 per cento il lago e il 3 per cento la campagna. Meno di un italiano in vacanza su tre ha alloggiato in albergo (28 per cento) mentre più gettonate sono state le abitazioni in affitto (19 per cento), di proprietà (14 per cento) o di parenti e amici (17 per cento). A seguire i villaggi turistici (7 per cento), i bed and breakfast (7 per cento) e gli agriturismi (3 per cento) che fanno segnare un aumento rispetto allo scorso anno anche grazie alla qualificazione e diversificazione dell’offerta ma anche all’ottimo rapporto tra prezzi/qualità con la scelta che avviene sempre più di frequente attraverso siti come www.terranostra.it o www.campagnamica.it.

Il risultato delle scelte al risparmio dettate dalla crisi è quest’anno un taglio del 25 per cento del budget familiare delle vacanze estive rispetto al 2008 con una spesa media per persona pari a 665 euro. In particolare, tra quanti invece sono partiti, il 44 per cento ha speso meno di 500 euro a persona, il 35 per cento delle famiglie ha speso tra i 500 ed i mille euro a persona, il 9 per cento tra i mille ed i duemila mentre solo una minoranza del 4 per cento oltre i duemila euro, con l’8 per cento che invece preferisce non rispondere.

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