Milano, 22 lug. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari centra il rimbalzo con l’indice Ftse Mib che ha chiuso con un progresso del 2,16% a 20.873 punti trascinato dal comparto dell’energia. Un’accelerazione è arrivata dopo l’inflazione statunitense che a giugno, in scia all’aumento della benzina, ha mostrato una crescita del 2,1% su base annua e dello 0,3% rispetto a maggio. Il trend dell’inflazione ha subito rafforzato il dollaro: l’euro ha toccato quota 1,3458 contro il biglietto verde, livelli minimi dallo scorso novembre. A Wall Street l’indice S&P 500 ha raggiunto il nuovo massimo storico a 1.986 punti. Dopo le forti tensioni in Ucraina, ieri sera sono arrivati i primi segnali di collaborazione da parte dei ribelli filorussi che hanno consegnato le scatole nere agli esperti dell’aereo abbattuto la scorsa settimana. Secondo indiscrezioni di stampa sarebbero comunque molto forti le pressioni britanniche e di altri Paesi europei per inasprire le sanzioni contro la Russia.
Seduta di acquisti sostenuti sui titoli del comparto energetico ad iniziare da Saipem (+4,14% a 19,09 euro) in scia al ritorno delle voci di una possibile cessione da parte di Eni (+2,43% a 19,77 euro). Maggiori chiarimenti si avranno con ogni probabilità il prossimo 31 luglio, quando il colosso petrolifero presenterà i conti del primo semestre e soprattutto l’aggiornamento del piano industriale, voluto dal neo Ad Claudio Descalzi. Il top manager ha fretta di intervenire e vuole spostare il focus della società sulle operazioni upstream a più elevato ritorno. Secondo le indiscrezioni di qualche settimana fa, i potenziali compratori di Saipem sarebbero i russi di Rosneft e i norvegesi Subsea 7 e Seadrill, mentre ultimamente è spuntato anche il nome di Arabtec. Brillante anche Enel (+4,38% a 4,288 euro) in scia ad un report positivo di JP Morgan. Gli analisti della banca statunitense hanno confermato il giudizio overweight sul titolo del colosso elettrico ed hanno alzato il target price a 4,90 euro dal precedente 4,45 euro.
Molto bene Snam (+2,44% a 4,45 euro) e Terna (+3,36% a 3,996 euro) con la cessione della quota di minoranza di CDP Reti, la holding che controlla il 30% sia di Snam sia di Terna, che sembra essere arrivata alle battute finali. Secondo la stampa nazionale, CDP sarebbe infatti ad un passo dalla cessione del 35% di CDP reti alla cinese State Grid of China. Ben comprata anche STMicroelectronics (+3,86% a 6,985 euro) in scia alla trimestrale oltre le attese della concorrente statunitense Texas Instruments. Sotto pressione invece Mediaset che ha perso lo 0,76% a 3,132 euro. Il settore media è in fermento in scia alle indiscrezioni sulle prossime mosse di Rupert Murdoch, che starebbe per dare vita a Sky Europe. L’operazione è quella che si sente da parecchio tempo: Sky Deutschland e Sky Italia, che oggi sono controllate da Fox, verrebbero acquisite da BSkyB, il cui 39% fa capo a Murdoch. Con questa operazione il magnate australiano potrebbe avere un tesoretto per finanziare il deal tra Fox e Time Warner. In ripresa i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 2,26% a 11,76 euro, Popolare di Milano il 2,75% a 0,615 euro, Intesa SanPaolo l’1,90% a 2,244 euro, Ubi Banca l’1,61% a 5,965 euro, Unicredit lo 0,69% a 5,77 euro.
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