Milano, 24 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso con l’indice Ftse Mib che ha perso lo 0,25% a 21641,24 punti appesantito dalle vendite sui titoli bancari. Dopo l’inaspettata frenata della manifattura della zona euro, questa mattina l’indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, a giugno è sceso a 109,7 punti dai 110,4 punti di maggio. E’ la prima volta dalla primavera del 2013 che l’Ifo arretra per due mesi di fila. Secondo gli analisti, il dato di oggi potrebbe significare un arretramento della crescita tedesca nel secondo trimestre. Il listino milanese non ha sfruttato l’andamento positivo di Wall Street in scia a due buoni spunti macro: la fiducia dei consumatori Usa a giugno è salita oltre le attese a 85,2 punti, mentre a maggio le vendite di nuove abitazioni sono cersciute da 425 a 504 mila unità.

Tracollo del Montepaschi. Il titolo della banca senese, che in avvio di seduta non riusciva a fare prezzo, ha chiuso con un tonfo del 13,35% a 1,87 euro. Oggi è il secondo giorno per esercitare i diritti del maxi aumento di capitale da 5 miliardi di euro. Le vendite hanno colpito anche gli altri titoli del settore bancario: Banco Popolare ha ceduto il 2,35% a 12,88 euro, Popolare di Milano l’1,67% a 0,6475 euro, Intesa SanPaolo l’1,80% a 2,294 euro, Mediobanca l’1,l9% a 7,47 euro, Ubi Banca lo 0,45% a 6,69 euro, Unicredit il 2,46% a 6,345 euro. Bene A2A (+0,4% a 0,878 euro) in scia alla promozione arrivata questa mattina da Goldman Sachs. Gli analisti della banca Usa hanno alzato il giudizio sul titolo della multiutility lombarda a neutral dal precedente sell.Positiva Eni che ha guadagnato lo 0,25% a 20,04 euro. Il titolo del colosso petrolifero ha oltrepassato quota 20 euro per la prima volta dal settembre del 2008. Ieri Eni ha ceduto la quota di residua di Galp Energia per circa 107 milioni di euro, che corrisponde all’1% del capitale della società portoghese. Dopo questa operazione, Eni detiene circa l’8% del capitale di Galp Energia, interamente sottostante all’obbligazione convertibile. Finmeccanica (-0,72% a 6,85 euro) ha tirato un po’ il freno dopo i guadagni delle ultime sedute, quando è tornata sotto i riflettori Nel fine settimana Il Sole 24 Ore ha scritto che sarebbero quattro i pretendenti per la controllata del colosso pubblico: la canadese Bombardier (che resta il candidato principale), la francese Thales e le cinesi China Cnr Corporation e Insigma.

Ancora sotto i riflettori Mediaset (+0,12% a 3,406 euro) dopo lo slittamento a domani delle decisioni della Lega Calcio in merito all’assegnazione dei diritti tv per la Serie A 2015-2018. Il clima è tesissimo con Sky che ha diffidato l’assemblea dal procedere utilizzando criteri e ipotesi non previsti dal bando di gara. In serata è arrivata la contro diffida di Mediaset nei confronti di Sky per turbativa d’asta e concorrenza sleale con minaccia di danni nei confronti della stessa Sky e Lega Calcio in caso di assegnazione congiunta dei pacchetti A e B.

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