Torino, 10 giu. (LaPresse) – E’ rottura tra Fiat e i sindacati sul contratto per gli 86mila dipendenti del gruppo in Italia. Si è chiusa con un nulla di fatto la riunione all’Unione Industriale di Torino, dopo che le posizioni tra azienda e Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione quadri sono rimaste distanti sull’una tantum in busta paga da corrispondere per il 2014. Fino a questa mattina il gruppo Fiat proponeva 200 euro, mentre i sindacati chiedevano 390 euro. Nel corso della riunione le posizioni si sono avvicinate. L’azienda è salita fino alla cifra 250 euro da destinare a tutti i lavoratori del gruppo, compresi i circa 30 mila in cassa integrazione. Tuttavia i sindacati ‘firmatari’ si sono detti indisponibili a scendere sotto quota 300 euro. Dopo l’esito negativo del tavolo Fim, Uilm, Fismic e Ugl hanno deciso che saranno bloccati gli straordinari negli stabilimenti Fiat dalla prossima settimana. Tuttavia la decisione dovrebbe essere ufficializzata nelle rispettive segreterie nazionali di lunedì. Il segretario della Fismic, Roberto Di Maulo, quantifica in 4-5 milioni di euro in un anno, compresi gli oneri sociali, la distanza che ancora divide l’azienda dalle richieste dei sindacati. “Lavoreremo per cercare di avvicinare le distanze – ha sottolineato Di Maulo – credo che il lavoro che abbiamo fatto finora sia così significativo da non poter essere messo in discussione dallo scoglio economico. Quindi attueremo tutte le forme di lotta necessarie per far ripartire il tavolo e arrivare a una soluzione positiva”. Il contratto riguarda anche i dipendenti italiani di Cnh Industrial.

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