Milano, 12 mar. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso con molti titoli del Ftse Mib condizionati dai conti del 2013. In particolare sotto i riflettori sono finiti i principali gruppi bancari del Paese. In serata il premier Renzi presenterà il Jobs Act e i programmi del Governo su fisco, scuola e casa. Il programma di Spending review, illustrato dal commissario Carlo Cottarelli, prevede invece risparmi per 3 miliardi di euro nel 2014. La stima di Cottarelli sale a 18 miliardi di euro per il 2015 e a 34 miliardi di euro per il 2016. Questa mattina il Tesoro ha collocato 7 miliardi di euro di Bot annuali ad un rendimento dello 0,592%, il nuovo minimo dall’introduzione dell’euro. Da segnalare il rialzo dell’oro, che si è spinto a 1.369 dollari l’oncia, i massimi dal settembre del 2013. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,25% a 20.781 punti.

Sotto i riflettori il comparto bancario. Dopo il balzo di ieri di Unicredit, che oggi ha guadagnato lo 0,54% a 6,45 euro, gli investitori hanno apprezzato i conti di Ubi Banca (+4,76% a 6,705 euro) e di Popolare di Milano (+5,28% a 0,647 euro). L’istituto di piazza Meda ha chiuso il 2013 con un utile netto di 30 milioni di euro rispetto alla perdita di 430 milioni del 2012. Gli analisti di Equita hanno valutato i numeri del quarto trimestre 2013 “migliori delle attese grazie alle commissioni, che potrebbero riflettere un’accelerazione da collocamento up-front”. Ubi Banca ha archiviato l’esercizio 2013 con un utile netto balzato a 250,8 milioni di euro contro gli 82,7 milioni registrati nel 2012. Nel quarto trimestre l’utile è stato di 148,9 milioni dai 49 milioni dei precedenti tre mesi e dalla perdita di 140 milioni dell’anno prima.Nel resto del comparto positive anche Montepaschi (+1,36% a 0,223 euro) e Intesa SanPaolo (+0,26% a 2,256 euro), mentre Mediobanca ha lasciato sul parterre l’1,49% a 7,595 euro. Giornata negativa per Campari (-3,97% a 5,92 euro) che dopo un avvio in deciso rialzo in scia all’annuncio dell’acquisizione della canadese Forty Creek Distillery, proprietaria di un portafoglio di whisky canadesi, ha ceduto alle vendite dopo aver diffuso i conti sull’intero 2013 con utile netto in calo del 4,4% a 149,8 milioni di euro. Male anche Tod’s (-5,13% a 94,15 euro) che ieri a mercato chiuso ha annunciato di aver terminato il 2013 con un utile in calo a 133,8 milioni di euro, deludendo le attese degli analisti che indicavano profitti per 138 milioni. Sotto le aspettative anche l’Ebit che si è attestato a 193,2 milioni (stime Bloomberg a 197 milioni).

Snam e Terna hanno ceduto rispettivamente lo 0,43% a 4,132 euro e lo 0,78% a 3,806 euro. Su entrambe è arrivata la bocciatura di Ubs che ha tagliato il giudizio sui due titoli a neutral dal precedente buy. Il mercato ha apprezzato il nuovo piano industriale di Enel (+1,25% a 3,868 euro) che prevede un Ebitda pari a circa 15,5 miliardi di euro nel 2014, a 16,5 miliardi nel 2016 e a circa 18 miliardi nel 2018. Per quanto riguarda l’utile netto le previsioni del colosso elettrico sono di circa 3 miliardi nel 2014, di 3,7 miliardi nel 2016 e di 4,5 miliardi nel 2018. L’indebitamento netto è visto in calo a 37 miliardi nel 2014 e a 36 miliardi nel 2018.

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