Milano, 11 mar. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in rialzo trainata dal balzo di Unicredit, con gli investitori che hanno apprezzato le linee guida del nuovo piano strategico della banca. L’indice Ftse Mib ha prima sfiorato la soglia dei 21.000 punti per poi chiudere con un rialzo dello 0,39% a 20.833 punti. Questa mattina l’Istat ha confermato che nel quarto trimestre del 2013 l’economia italiana è tornata a crescere con un timido +0,1 per cento. Rispetto allo stesso periodo del 2012 il Pil tricolore è invece diminuito dello 0,9 per cento. L’Ocse, nel suo Interim Economic Assessment presentato oggi a Parigi, ha sottolineato le fragilità dell’Eurozona. Secondo l’organizzazione parigina, nella zona euro la disoccupazione continua a rimanere elevata nonostante i timidi segnali di crescita, mentre per i Paesi più vulnerabili il rischio è quello di cadere nella spirale deflattiva.
Unicredit protagonista di giornata con un balzo del 6,20% a 6,415 euro dopo i conti del 2013 ma soprattutto dopo l’approvazione del nuovo piano strategico. Piazza Cordusio prevede di realizzare profitti per 2 miliardi di euro nel 2014 e per 6,6 miliardi nel 2018, confermando i recenti rumors sulla quotazione di Fineco. L’Ipo della controllata diventerà realtà già nel 2014. Il 2013 di Unicredit si è chiuso con una perdita pari a 14 miliardi di euro rispetto all’utile netto di 865 milioni realizzato nel 2012. Solo nel quarto trimestre il rosso è stato di 15 miliardi ascrivibile prevalentemente alle voci non ricorrenti tra le quali 9,3 miliardi di euro di rettifiche di valore dell’avviamento e 7,2 miliardi aggiuntivi di accantonamenti su crediti. Nel resto del comparto bancario gli acquisti hanno premiato anche Montepaschi (+2,55% a 0,22 euro), mentre Mediobanca ha chiuso sulla parità a 7,71 euro. In territorio negativo sono invece finite Banco Popolare (-0,57% a 17,42 euro), Ubi Banca (-0,07% a 6,40 euro), Intesa SanPaolo (-1,45% a 2,25 euro) e Popolare di Milano (-1,75% a 0,615 euro).
Ancora in luce A2A che oggi ha mostrato un progresso dello 0,95% a 1,009 euro dopo aver guadagnato ieri quasi 3,5 punti percentuali. Nel comparto energetico Enel Green Power ha lasciato sul parterre lo 0,58% a 2,042 euro pagando il downgrade di Berenberg che ha ridotto il giudizio sul titolo a hold dal precedente buy. Moderato il rialzo di Eni (+017% a 17,45 euro), mentre Enel ha chiuso con un ribasso dello 0,21% a 3,82 euro.
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