Milano, 25 feb. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso poco mossa nel giorno in cui la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le stime sul Pil 2014 dell’Italia. Secondo Bruxelles il Pil tricolore crescerà quest’anno dello 0,6% rispetto al +0,7% indicato in precedenza. Abbassata anche la stima sul Pil 2013 a -1,9% da -1,8%. Migliorate invece le attese sul deficit visto quest’anno al 2,6% del Pil e il prossimo al 2,2%. Il rapporto debito/Pil dovrebbe invece raggiungere il picco nel 2014 a 133,7%. Questa mattina il Tesoro ha collocato 2,5 miliardi di euro di Ctz a due anni con un rendimento dello 0,822%, il minimo dall’introduzione dell’euro. Sul secondario lo spread Btp-Bund si è mantenuto sotto quota 195 punti base. Sul fronte macro ha deluso la fiducia dei consumatori statunitensi, scesa a febbraio a 78,1 punti da 79,4 punti. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,02% a 20.473 punti.

Tra le banche da segnalare lo spunto di Popolare di Milano (+6,93% a 0,54 euro) che ha beneficiato della promozione giunta questa mattina da parte degli analisti di Equita, che hanno rivisto al rialzo la raccomandazione sul titolo Bpm portandolo a buy dal precedente neutral. “Il consolidamento fra le popolari potrebbe anticipare la fine dell’Asset Quality Review della Bce a novembre, come dimostrato dall’intensificazione dei contatti fra Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca”, hanno scritto gli esperti, secondo cui l’istituto di Piazza Meda è il candidato ideale per un’aggregazione nel settore, grazie all’ampia base di capitale con un Core Tier 1 ratio Basilea III dopo l’aumento di capitale superiore al 10% e al franchise concentrato in Lombardia. Ben comprate anche Banco Popolare (+2,88% a 1,499 euro) e Mediobanca (+1,96% a 7,29 euro). Più cauto il rialzo di Intesa SanPaolo (+0,09% a 2,236 euro), mentre Unicredit ha perso lo 0,08% a 5,905 euro. Le indiscrezioni riportate questa mattina da Il Sole 24 Ore non hanno scaldato più di tanto il titolo Fiat (+0,26% a 7,595 euro). Il quotidiano di Confindustria ha parlato del lancio della nuova Alfa Romeo 4C negli Stati Uniti a partire da giugno ad un prezzo di 60 mila dollari. “I volumi saranno modesti ma serve a rilanciare il brand Alfa Romeo negli Stati Uniti dopo oltre un ventennio di assenza”, hanno scritto gli analisti di Equita. Secondo la sim milanese il rilancio di Alfa Romeo sarà “uno dei pilastri del business plan di maggio, con effetti solo nel medio termine che riteniamo i nuovi lanci cominceranno nel 2015”.

Eni (+0,34% a 17,48 euro) sotto i riflettori con l’a.d. Paolo Scaroni che ha fatto sapere che se l’Iraq non firmerà i contratti entro un paio di settimane il colosso petrolifero se ne andrà dal Paese. Finmeccanica (-0,91% a 7,115 euro) nonostante la controllata AgustaWestland si è aggiudicata commesse per un valore complessivo di circa 260 milioni di euro per elicotteri destinati a impieghi commerciali e governativi da parte di clienti di diversi Paesi tra cui Stati Uniti, Brasile, Regno Unito e Giappone. Le commesse sono state siglate durante il Salone internazionale Heli-Expo 2014 in California. Ancora positiva Ansaldo Sts (+0,48% a 8,30 euro) che ieri aveva beneficiato delle indiscrezioni riportate da Il Corriere della Sera, secondo cui Finmeccanica avrebbe ricevuto una manifestazione d’interesse per acquisire sia Ansaldo Sts che AnsaldoBreda da parte dei cinesi China Cnr Corporation, leader mondiale nella costruzione di locomotive, insieme ad Insigma.

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