Roma, 21 feb. (LaPresse) – “Vedo una deriva autoritaria di gestione preoccupante della Cgil, una logica che non è stata mai della Cgil, cioè di scegliere con chi discutere”. Così il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, nel corso di una conferenza stampa, riferendosi alla consultazione sull’accordo sulla rappresentanza firmato tra Confindustria e sindacati il 10 gennaio. “Si vota su un accordo: o il referendum ha caratteristiche di democrazia o se qualcuno vuole trasformare un normale referendum su un accordo in un plebiscito con regole non trasparenti, sta facendo una cosa che non è nella storia della Cgil”, aggiunge Landini. “Proponiamo – spiega ancora il leader Fiom – che venga effettuata una consultazione democratica vera e certificata e che votino i lavoratori e le lavoratrici coinvolti in contratti che si riferiscono a Confindustria”. “Non possono votare – evidenzia – quelle categorie di lavoratori a cui quel contratto non è applicato o i pensionati”. “Altre soluzioni che stanno circolando – ha sottolineato – le consideriamo non troppo intelligenti”. Landini conclude precisando che “non esiste un punto di rottura perchè noi siamo la Cgil: non esiste e non esisterà la scissione, l’idea è una stupidaggine”.

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