Pechino (Cina), 19 feb. (LaPresse/AP) – La casa automobilistica Dongfeng e il governo francese si preparano a entrare nel capitale di PSA Peugeot Citroen per evitarne la bancarotta. Nell’ambito di un aumento di capitale da complessivi 3 miliardi di euro, che coinvolge anche gli azionisti attuali, Dongfeng e Stato francese investiranno 800 milioni di euro ciascuno, avendo lo stesso numero di azioni e gli stessi diritti di voto post aumento. Inoltre agli attuali soci verranno conferiti anche i diritti per acquistare tre nuove azioni per ogni 10 di loro proprietà, un meccanismo per cercare di attrarre ulteriore capitale. L’accordo si inserisce nell’ambito di una strategia sempre più sfruttata dalla case automobilistiche cinesi, che investono nelle marche estere già in Cina per migliorare il proprio vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Dongfeng ha infatti chiarito in una nota che Peugeot investirà nella cooperazione tecnologica, in ricerca e sviluppo e nella produzione e distribuzione di vetture all’estero. Le vendite della joint venture Dongfeng Peugeot Citroen sono salite del 25% lo scorso anno a 554.000 veicoli, per una quota di mercato in Cina pari al 3,5%. La jv di Volkswagen ha chiuso il 2013 con una quota del 9,9%, mentre quella messa in piedi da General Motors si è assicurata il 9,8% del mercato. Sempre Peugeot Citroen ha alzato il velo sui conti dell’esercizio 2013, che ha segnato una perdita de 2,3 miliardi di euro contro il rosso di 5 miliardi registrato nel 2012. La perdita operativa si è attestata a 177 milioni, in miglioramento rispetto al risultato negativo per 560 milioni del 2012, mentre il giro d’affari della società transalpina ha mostrato una flessione del 2,4% a 54,1 miliardi di euro a causa della debolezza del mercato europeo.

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