Borsa, Milano recupera e chiude debole, sotto riflettori Eni

Borsa, Milano recupera e chiude debole, sotto riflettori Eni

Milano, 13 feb. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in moderato ribasso riducendo le perdite nell’ultima parte di seduta. L’indice Ftse Mib, che nel corso della seduta ha toccato un minimo a 19.814 punti, ha chiuso con un ribasso dello 0,17% a 20.110 punti. Si preannuncia uno scossone sul fronte politico italiano dopo che il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha chiesto di dare vita a un nuovo governo di coalizione che duri fino al 2018. “Se Matteo Renzi subentrerà come primo ministro questo non inciderebbe sulla nostra visione di elezioni anticipate probabilmente solo nel 2015 e le priorità politiche del nuovo governo resteranno molto vicine a quelle indicate dal programma di Letta”, è la visione di BofA Merrill Lynch. Dopo il successo dell’asta Bot di ieri, il Tesoro italiano ha collocato oggi Btp per complessivi 7,5 miliardi di euro, al massimo della forchetta prevista che era tra 6 e 7,5 miliardi. Il Btp triennale è stato collocato ad un rendimento dell’1,41%, il livello minimo dall’introduzione dell’euro.

Contrastato il comparto bancario: Intesa SanPaolo ha ceduto lo 0,84% a 2,132 euro, Mediobanca l’1,38% a 7,12 euro, Unicredit lo 0,34% a 5,88 euro. In controtendenza il Banco Popolare che ha guadagnato il 4,42% a 1,419 euro in scia alla promozione arrivata questa mattina da Nomura. Gli analisti della casa d’affari giapponese hanno alzato il giudizio sulla banca scaligera a buy dal precedente reduce e il target price a 1,60 euro da 1,50 euro. “Osservando attraverso l’aumento di capitale vediamo una banche molto esposta alla ripresa dell’economia italiana e discretamente capitalizzata”, hanno spiegato gli esperti di Nomura. In territorio positivo hanno chiuso anche la Popolare dell’Emilia Romagna (+1,85% a 7,965 euro), al centro questa settimana di numerose indiscrezioni, e Ubi Banca (+0,84% a 6 euro).

Sotto i riflettori Eni (-0,18% a 16,98 euro) che ha chiuso il 2013 con un utile netto di 5,2 miliardi di euro, in calo del 33,3% rispetto al 2012 in scia ai problemi di produzione in Libia e in Nigeria. L’utile netto adjusted nel quarto trimestre si è attestato a 1,3 miliardi superando le attese. Per il 2014 Eni prevede una produzione di idrocarburi in linea con il 2013. Nel pomeriggio Eni ha presentato il piano strategico 2014-2017. Secondo le indicazioni del management il flusso di cassa operativo della società di San Donato Milanese crescerà da 11 miliardi di euro nel 2013 a una media annua di 15 miliardi nel 2014-15 e 17 miliardi nel 2016-17. Le dimissioni previste per un valore di 9 miliardi di euro aumenteranno ulteriormente la generazione di cassa. Eni investirà 54 miliardi di euro nei prossimi 4 anni con una riduzione del 5% rispetto al precedente piano. Positiva Mediaset (+1,44% a 4,092 euro) nella settimana che ha visto il gruppo di Cologno Monzese aggiudicarsi l’esclusiva per trasmettere la Champions League nel triennio 2014-2017. Finmeccanica (+0,29% a 6,91 euro) ancora positiva con i nuovi ordini arrivati dal Singapore Airshow. Atr, joint venture paritetica tra Eads e Alenia Aermacchi (gruppo Finmeccanica), ha infatti incassato ordini per 48 velivoli, di cui 28 ordini fermi. I contratti hanno un valore che ammonta a circa 1,2 miliardi di dollari.

© Riproduzione Riservata