Milano, 30 dic. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in frazionale rialzo l’ultima seduta del 2013, che l’indice Ftse Mib ha archiviato con un guadagno complessivo del 16,56%. Oggi invece il paniere principale di Milano ha guadagnato lo 0,06% a 18.967 punti, mentre lo spread si è riportato sui minimi del luglio 2011 dopo le ultime aste dell’anno. Il Tesoro ha collocato Btp a 5 e 10 anni per 5,5 miliardi di euro con il rendimento del bond decennale salito al 4,11%. A Tokyo il Nikkei è salito dello 0,7% chiudendo il 2013 con un balzo di circa 56 punti percentuali. L’indice giapponese ha quindi registrato il progresso annuo maggiore dal 1972. Questa mattina il Dax ha aggiornato i massimi storici a 9.594 punti, mentre nel 2013 la performance dell’indice tedesco è pari a +26%. Nonostante l’andamento incerto di oggi, a Wall Street l’S&P 500 è destinato a chiudere il miglior anno dal 1997.
Gli acquisti hanno premiato Fiat che ha mostrato un progresso dell’1,89% a 5,945 euro con il mercato concentrato sulle trattative tra il Lingotto e il sindacato americano delle quattro ruote per Chrysler. Secondo quanto scritto nel weekend da ‘Il Sole 24 Ore’, le trattative potrebbero continuare nelle prossime ore per cercare una soluzione in tempi stretti, se non entro la fine dell’anno. Il fondo Veba avrebbe respinto l’offerta di Fiat da 4,2 miliardi di dollari per il 41,5% del gruppo di Detroit, ma le cifre che sono circolate sono nella forchetta tra 4 e 5 miliardi di dollari indicata da numerose case d’affari. Seduta brillante per Yoox (+2,07% a 32,60 euro) che chiude il 2013 con un guadagno da capogiro pari a circa 175 punti percentuali. Bene anche i titoli del lusso, con Luxottica (+0,59% a 38,95 euro), Tod’s (+1,17% a 121,40 euro), Ferragamo (+0,4% a 27,65 euro) e Moncler (+7,1% a 15,8 euro).
Tra le banche seduta estremamente volatile per il Montepaschi (+1,39% a 0,175 euro) dopo l’assemblea di sabato che ha dato il via libera all’aumento di capitale da 3 miliardi di euro, ma rinviandone l’esecuzione al secondo trimestre del 2014. Rocca Salimbeni non riusciva a fare prezzo in avvio di contrattazioni. In assemblea è quindi passata la linea della Fondazione Mps e non quella dei vertici della banca senese, che invece avrebbero voluto far partire la ricapitalizzazione in gennaio. Ieri il ministero dell’Economia ha fatto sapere di non essere interessato all’ipotesi della nazionalizzazione, identificando la priorità del Governo nella restituzione dei Monti Bond. Restando nel settore ha chiuso in positivo Ubi Banca (+0,49% a 4,936 euro) mentre sono finite in rosso Popolare di Milano (-0,07% a 0,45 euro), Unicredit (-0,37% a 5,38 euro), Banco Popolare (-0,21% a 1,394 euro) e Intesa SanPaolo (-0,22% a 1,794 euro). Finmeccanica ha guadagnato lo 0,27% a 5,505 euro beneficiando delle indiscrezioni delle indiscrezioni rilanciate dalla stampa finanziaria nella giornata di sabato relativamente a una possibile commessa del valore di 400 milioni di euro in arrivo dall’Inghilterra per la controllata AgustaWestland. Il rumor, riportato da Il Sole 24 Ore, riguarda la riconversione e l’aggiornamento di 25 elicotteri ora in uso alla Royal Air Force e che verrebbero invece destinati alla Royal Navy. Sul fondo del Ftse Mib sono finiti due dei migliori titoli del 2013: Fondiaria-Sai ha mostrato una flessione del 4,24% a 2,346 euro, mentre Mediaset ha lasciato sul parterre il 2,77% a 3,446 euro.
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