Milano, 11 nov. (LaPresse) – L’utile netto di Unicredit scende a 1.014 milioni (-28,5%) nei primi nove mesi del 2013 rispetto ai 1.418 milioni del 2012. I ricavi scendono del 7,1% a quota 18,216 miliardi, rispetto ai 19,609 del 2012. E’ quanto emerge dalla nota con i conti di Piazza Cordusio. L’utile netto, spiega in una nota la banca, è trainato da Cee e Polonia, con 578 milioni, mentre sul buon margine operativo lordo di 945 milioni, del parte commerciale italiana della banca pesano gli accantonamenti per 1,1 miliardi. L’utile netto di Unicredit nel terzo trimestre cala a 204 milioni (-39,1%) nel terzo trimestre rispetto al 2012, quando si chiuse con un attivo di 335 milioni. “La posizione di liquidità è estremamente solida. I flussi netti dei crediti deteriorati si vanno stabilizzando in tutte le principali aree del gruppo, così come il coverage ratio”, commenta Federico Ghizzoni, a.d. di Unicredit. La solidità patrimoniale di Unicredit al 30 settembre 2013 vede il Core Tier 1 all’11,71% e il Common Equity Tier 1 al 9,83%, valori che anticipano quelli imposti dalla normativa Basilea 3.
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