Roma, 5 nov. (LaPresse) – Le stime della Commissione Ue erano già “ampiamente note”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, commentando le previsioni dell’Ue sull’Italia. “Non vedo un fatto nuovo – ha aggiunto – non vedo la scure di Bruxelles che si abbatte sull’Italia. Semmai era una scure ben prevista e non si è abbattuta da nessuna parte”. Il titolare di via XX settembre ha inoltre ammesso che per abolire la seconda rata dell’Imu “reperire le risorse non è facile, occorrerà trovare consenso politico per intervenire in un modo rispetto che in un altro”. Per il ministro, infine, la Bce terrà conto della forza dell’euro quando discuterà di costo del denaro.
P.CHIGI: CONTI SONO A POSTO. Le previsioni economiche pubblicate oggi dalla Commissione europea “ribadiscono la salute dei nostri conti pubblici: l’Italia è l’unico grande paese europeo, assieme alla Germania, con un deficit stabilmente sotto il 3 per cento del Pil. Le stime della Commissione in materia di crescita risultano leggermente più basse rispetto a quelle del governo per una differente valutazione dell’effetto sul ciclo economico del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Dal punto di vista strutturale, al netto cioè di entrate e spese una tantum, siamo vicini al pareggio di bilancio, e il debito pubblico si è stabilizzato. L’Italia quindi non presenta squilibri di bilancio né macroeconomici. Tutto questo permetterà di usufruire di maggiore flessibilità per investimenti produttivi”. E’ quanto si legge in una nota di palazzo Chigi.
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