Milano, 31 ott. (LaPresse) – Il comitato di redazione del Corriere della Sera, con una lettera indirizzata al presidente del gruppo Rcs, Angelo Provasoli, paventa un’azione di responsabilità nei confronti di consiglieri di amministrazione in caso vendita dell’immobile di via Solferino al fondo immobiliare Blackstone. Provasoli è all’estero per impegni personali e non partecipa al cda straordinario, iniziato poco dopo le 8 di questa mattina, con al centro proprio la vendita degli immobili di via San Marco e via Solferino al fondo Blackstone per 120 milioni di euro. In via Solferino sono arrivati il notaio Piergaetano Marchetti, l’ad Pietro Scott Jovane, Laura Mengoni, Luca Gravoglia. Partecipano in conference call, invece, Alberto Guarneri, Flavio Conti, Roland Berger. Nella lettera il Cdr del Corriere scrive: “Egregio Presidente Provasoli, Le inviamo questo messaggio formale con la preghiera pressante di estenderlo a tutti i consiglieri di Rcs Mediagroup. Il Comitato di redazione del Corriere della Sera invita i singoli consiglieri a non procedere con la vendita dell’immobile di via Solferino-San Marco, ricordando che le Carte di garanzia sottoscritte dall’Editore garantiscono fin dal 1973 la tutela dell’indipendenza del Corriere da ogni punto di vista. In particolare, alla luce del Verbale Siniscalchi (1974) pubblicato sul sito del Corriere della Sera alla voce ‘Solferino’, riteniamo che la vendita del palazzo storico a una finanziaria americana che opera con una logica speculativa, prefiguri un vulnus all’indipendenza del Corriere. Il cdr chiederà all’ufficiale giudiziario di verificarlo, come prevede il Verbale Siniscalchi”. “Inoltre, in caso di vendita, valuterà la possibilità di avviare un’azione di responsabilità a carico dei componenti del Consiglio di amministrazione – conclude la lettera – per aver procurato un grave danno patrimoniale alla società”.
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