Milano, 30 ott. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso con l’indice Ftse Mib che ha perso lo 0,47% a 19.166 euro. Il listino milanese ha pagato la debolezza di Fiat dopo i conti, mentre Eni ha reagito bene alla pubblicazione della trimestrale. Il Tesoro ha superato con successo l’ultima asta del mese collocando Btp a 5 e 10 anni per complessivi 6 miliardi di euro. Il rendimento del decennale è sceso ai minimi da aprile al 4,11%. Nelle ultime aste del mese il Tesoro ha quindi collocato 17 miliardi di euro di titoli di Stato. Ora l’attenzione è alle ore 19:00 quando la Federal Reserve dovrebbe lasciare invariato il piano mensile di acquisto titoli da 85 miliardi di dollari. Secondo la maggior parte degli esperti, l’avvio del tapering (la progressiva riduzione del quantitative easing) avverrà solo l’anno prossimo, molto probabilmente verso marzo del 2014.

Fiat ha accelerato al ribasso dopo i conti e ha lasciato sul parterre il 2,23% a 5,70 euro. Il Lingotto ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in crescita a 189 milioni di euro dai 171 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, deludendo le attese degli analisti che indicavano profitti per 265 milioni. L’utile della gestione ordinaria è stato pari a 816 milioni di euro, in calo rispetto ai 901 milioni di euro del terzo trimestre del 2012. A deprimere il titolo anche la revisione al ribasso degli obiettivi per il 2013: i ricavi sono ora previsti a 88 miliardi di euro dal precedente range 88-92 miliardi, l’utile della gestione ordinaria a 3,5-3,8 miliardi da 4-4,5 miliardi e l’utile netto a 0,9-1,2 miliardi da 1,2-1,5 miliardi di euro. Tra i peggiori di seduta anche Exor, la holding della famiglia Agnelli che ha perso il 2,57% a 28,80 euro, e Mediaset, che ha mostrato una flessione del 2,86% a 3,67 euro.

Telecom Italia ha ceduto lo 0,63% a 0,715 euro all’indomani dell’incontro tra il premier Enrico Letta e il presidente di Telefonica, Cesar Alierta. Questa mattina Tim Brasil ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un utile netto in calo del 15,6% a 315 milioni di reais rispetto ai 373 milioni riportati nello stesso periodo del 2012. Tra le banche hanno prevalse le vendite su Montepaschi (-1,22% a 0,218 euro), Intesa SanPaolo (-0,77% a 1,806 euro) e Unicredit (-0,18% a 5,44 euro). In positivo sono finite Banco Popolare (+0,69% a 1,46 euro), Ubi Banca (+0,59% a 5,15 euro) e Mediobanca (+0,23% a 6,68 euro). Bene Eni (+1,33% a 18,35 euro) dopo i conti del terzo trimestre chiuso con un utile netto di 3,99 miliardi di euro, in crescita del 61,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’amministratore delegato del colosso petrolifero, Paolo Scaroni, ha dichiarato che la società avvierà un programma di buyback. La maglia rosa è stata indossata da Luxottica (+2,22% a 39,54 euro) che ha festeggiato i conti trimestrali pubblicati ieri sera a mercati chiusi. Nei tre mesi tra luglio e settembre l’utile ha segnato un incremento del 7,9% attestandosi a 148 milioni, l’Ebitda è risultato in progresso del 2,3% a 347 milioni mentre il risultato operativo si è attestato a 255 milioni, in aumento del 3,8% su base annua.

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