Roma, 29 ott. (LaPresse) – “Nel corso di una crisi economica senza precedenti nella sua storia, che ha seguito una lunga fase di crescita stentata, l’Italia ha perso più di 8 punti di Pil. Dopo otto trimestri di contrazione, gli indicatori congiunturali disponibili segnalano che l’attività economica si è finalmente stabilizzata, avviandosi verso una graduale ripresa”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, nel corso di un’audizione sulla legge di stabilità davanti le commissioni Bilancio di Camera e Senato a palazzo Madama.
“Nel complesso del 2013 – ha spiegato Saccomanni – la contrazione del prodotto è stimata pari all’1,8 per cento. Per il 2014 si confermano le prospettive di ripresa dell’attività economica”. “L’indebitamento netto – ha proseguito – deve restare entro la soglia del 3 per cento del Pil, ma il rispetto di tale obiettivo non è sufficiente: il disavanzo strutturale deve tendere verso il pareggio, il peso del debito deve ridursi”. “Le politiche per la crescita – ha affermato ancora – vanno contemperate con il risanamento della finanza pubblica: per un Paese ad alto debito il consolidamento dei conti pubblici è condizione necessaria per avviare un solido e duraturo percorso di sviluppo dell’economia”.
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