Roma, 29 ott. (LaPresse) – Le famiglie colpite direttamente dalla crisi, ossia nei percettori di reddito del nucleo familiare, sono il 30%, con un incremento di 4 punti percentuali rispetto al 2012, quando erano il 26%. E’ quanto emerge dall’indagine Acri-Ipsos realizzata in occasione della ’89a Giornata Mondiale del Risparmio 2013′. ono il 26%, percentuale uguale a quella dello scorso anno, le famiglie che segnalano un serio peggioramento del proprio tenore di vita (erano il 21% nel 2011 e il 18% nel 2010), mentre quasi la metà degli intervistati (il 47%, erano il 46% nel 2012) dichiara di avere difficoltà nel mantenere il proprio tenore di vita. Il 25% (come nel 2012) ritiene di mantenerlo con facilità e solo il 2%, cioè 1 italiano su 50, dichiara di aver sperimentato un miglioramento del proprio tenore di vita negli ultimi 12 mesi: nel 2010 erano il 6%, nel 2011 il 5% e nel 2012 il 3%. “A fronte di 40 milioni di italiani che registrano un peggioramento della propria situazione economica, circa 1 milione di italiani sta meglio di prima”, spiega l’indagine.
“PIÙ ITALIANI RIESCONO A RISPARMIARE”. Cresce, anche se di poco, la percentuale di italiani che negli ultimi dodici mesi sono riusciti a risparmiare, passando dal 28% del 2012 al 29%, mentre calano le famiglie in saldo negativo (dal 31% al 30%). “Anche la diminuzione delle famiglie in saldo negativo – si legge nell’indagine – seppur minima, segna un’inversione della tendenza al rialzo che durava dal 2010. E’ forse il segno che gli italiani sembrano aver trovato un assestamento nella crisi, seppur a prezzo di notevoli rinunce”. Costanti al 40% sono le famiglie che consumano tutto quello che guadagnano, senza risparmiare ma al contempo senza intaccare i risparmi accumulati o ricorrendo a prestiti. E’ lievemente scesa la percentuale degli italiani che nel corso degli ultimi 3-4 anni ha visto diminuire le proprie riserve di denaro, passando dal 64% del 2012 al 63%, circa 2 italiani su 3; mentre il 7% dichiara di avere incrementato lo stock di risparmio cumulato nello stesso periodo (erano il 9% nel 2012).
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