Roma, 27 set. (LaPresse) – Gli stabilimenti della Riva Acciaio riapriranno già da lunedì mattina. E’ questo il risultato della riunione di oggi tra il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, il custode giudiziario Mario Tagarelli, gli istituti bancari, la proprietà e il management di Riva Acciaio.
La riapertura, spiega il ministero, è possibile anche grazie a provvedimenti assunti in giornata dal gip di Taranto, che hanno garantito agli istituti bancari la possibilità di riaprire l’operatività bancaria con il gruppo, assicurando che i nuovi incassi della società Riva Acciaio non saranno oggetto di ulteriori sequestri e potranno invece essere utilizzati per il fabbisogno di continuità aziendale. Per quanto riguarda le somme sequestrate – pari a circa 60 milioni di euro – durante la riunione al Mise è stato individuato un percorso, condiviso dal Gip nel proprio provvedimento, volto a reimmettere a breve nel ciclo dei pagamenti aziendali anche gli importi sequestrati.
“Questo percorso, che costituisce un tassello fondamentale per la stabilizzazione finanziaria e produttiva di Riva Acciaio – si legge in una nota del ministero – introduce l’accantonamento progressivo, tramite un piano economico finanziario che sarà predisposto nei prossimi giorni, di un importo pari alle risorse che verranno liberate dal sequestro, sotto lo stretto controllo dell’amministratore giudiziario”.
“Grazie al risultato fondamentale raggiunto oggi – afferma il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato – già da lunedì prossimo 1400 lavoratori potranno tornare sul posto di lavoro. In questi giorni abbiamo lavorato con grande impegno e con la collaborazione di tutti per ottenere questo obbiettivo. Continueremo a monitorare e a seguire la situazione per assicurarci che la continuità produttiva sia preservata”.
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