Francoforte (Germania), 12 set. (LaPresse) – L’Italia rischia di non raggiungere il suo target sul deficit nell’anno in corso, pari al 2,9% del Pil. È l’allarme lanciato dalla Bce nel suo Bollettino mensile, che sottolinea che ci sono “rischi crescenti per il conseguimento dell’obiettivo di disavanzo delle amministrazioni pubbliche nel 2013”.
Nel documento dell’Eurotower si legge che “in Italia, le informazioni preliminari sull’esecuzione del bilancio dello Stato in base ai dati di cassa fino a luglio 2013 indicano un fabbisogno finanziario cumulato di 51 miliardi di euro (3,3 per cento del Pil), in aumento da quasi 28 miliardi (1,8 per cento del Pil) nello stesso periodo del 2012”. Per la Bce “il peggioramento” è dovuto “soprattutto all’erogazione di sostegno al settore finanziario e al rimborso di arretrati” della Pubblica amministrazione.
“In agosto – precisa l’Eurotower – il governo ha annunciato, per l’anno in corso, l’abolizione della prima rata dell’imposta sulle abitazioni principali di proprietà. Il mancato gettito (pari a 2,4 miliardi di euro circa, ossia lo 0,1 per cento del Pil) sarà compensato mediante un contenimento della spesa e maggiori entrate”. Inoltre, prosegue il Bollettino, “sempre in agosto il Parlamento ha deciso di rinviare di tre mesi, al primo ottobre, l’aumento di 1 punto percentuale dell’aliquota ordinaria dell’Iva. Le inferiori entrate dovute a tale rinvio saranno bilanciate da maggiori accise su alcuni prodotti e da imposte dirette temporaneamente più elevate”. Infine, ricorda ancora Francoforte, “è stato convertito in legge il ‘Decreto del fare’, che prevede una serie di misure intese ad accrescere gli investimenti in infrastrutture, semplificare le procedure burocratiche, aumentare il credito alle imprese (soprattutto alle piccole e medie imprese) e migliorare l’efficienza della giustizia civile”.
Per quanto riguarda il complesso dell’eurozona, il documento della Bce affronta la questione dell’occupazione. La disoccupazione nell’eurozona per l’Eurotower “resta elevata”, ma le prospettive sul mercato del lavoro sono “lievemente più favorevoli, in quanto il tasso di disoccupazione nell’area dell’euro è rimasto stabile dal mese di marzo”. Gli investimenti delle imprese “acquisterebbero vigore dalla fine del 2013 e sarebbero sostenuti dal graduale rafforzamento atteso per la domanda interna ed estera”, sostiene la Bce nel suo Bollettino mensile. Per l’Eurotower gli altri fattori di sostegno agli investimenti saranno il livello “molto basso” dei tassi di interesse, la “necessità di una progressiva sostituzione dello stock di capitale dopo diversi anni di scarsi investimenti”, gli effetti “meno avversi” sull’offerta di credito e il “miglioramento dei margini di profitto a fronte della ripresa dell’attività”.
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