Cernobbio (Como), 8 set. (LaPresse) – “Il programma presentato da Confindustria e sindacati va nella direzione che ci siamo prefissati, ma è scarso sul contributo che imprese e sindacati possono dare. Sesi guarda in filigrana quel documento, il conto è molto elevato ed è posto a carico del bilancio statale con poco realismo”. Così Fabrizio Saccomanni, ministro dell’Economia, nel suo intervento al Forum Ambrosetti, sul documento presentato al Governo da sindacati e Confindustria la settimana scorsa alla festa del Pd.

Saccomanni ha poi annunciato: “Sulla spending review metteremo a disposizione risorse importanti, abbiamo l’intenzione di lavorare e creare una task force con Banca d’Italia, Istat e Corte dei Conti, che possa fare la differenza”. La spending review, ha proseguito Saccomanni, “ha già portato dei risultati. Il Governo intende nominare in tempi brevi un commissario straordinario su questo tema, con un impegno permanente, e non come una misura straordinaria. Sarà un meccanismo di controllo nella formazione dei meccanismi spesa”. “E’ un obiettivo prioritario – ha aggiunto – per ottenere significativi risparmi e tagli”. “Non si rende un servizio a nessuno facendo credere che c’è la possibilità di tagliare cifre di importi significati dal mattino alla sera, questo è un lavoro faticoso che va portato avanti nel dettaglio”, ha sottolineato.

In merito alla riforma fiscale, Saccomanni, nel suo intervento al Forum di Cernobbio, ha auspicato che entro settembre sia approvata la delega fiscale, e che “gli obiettivi sono quelli che il mondo delle imprese ci chiede: fisco prevedibile e leggero, che riduca tassazione da lavoro e imprese”. Inoltre, per il ministro occorre “rendere più efficace la lotta all’evasione, arrivando a importo finale a fine anno defintivo”, anticipando anche “una revisione costante delle agevolazioni fiscali, che sono una realtà grande, frutto di provvedimenti, alcuni vecchi di decenni, che non possono essere cancellati con un tratto di penna, bisogna agire in modo sistematico e guardare nelle leggi di Bilancio del passato per attuare le necessarie modifiche”.

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