Torino, 5 set. (LaPresse) – “Le dichiarazioni non bastano, stiamo assistendo allo spegnimento di Mirafiori”. A dirlo è il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, intervenuto a Torino per un incontro con i delegati dopo l’annuncio di ieri della Fiat che ufficializzava un investimento da 1 miliardo per realizzare un suv Maserati nello storico stabilimento torinese. “L’unica cosa certa di è la proroga della cassa integrazione, perché non c’è nessun impegno scritto – ha spiegato il sindacalista emiliano – il famigerato polo del lusso non garantirà la totale occupazione: a spanne almeno metà dei lavoratori rimarranno fuori”. Landini durante il suo intervento ha parlato del governo: “Letta intervenga e convochi un tavolo di lavoro con Fiat e sindacati per discutere di programmi concreti, finora è rimasto bloccato”.

E sugli accordi del Lingotto con gli altri sindacati il segretario generale della Fiom-Cgil spiega: “Hanno accettato il ricatto di Marchionne. Permettono che un accordo tra privati sopravanzi il contratto nazionale. Marchionne sta discriminando noi e sta ignorando la sentenza della Corte Costituzionale reintegrando i nostri rappresentanti sindacali ma tenendoci fuori da ogni tavolo di trattativa”. Proprio su questo motivo Landini chiede “una nuova legge sulla rappresentanza sindacale, una patrimoniale e il reddito di cittadinanza”. “In questo momento qualsiasi fabbrica che chiude ora è persa per sempre, ma la battaglia è aperta e la faremo fino in fondo”, ha concluso il sindacalista alla festa Fiom di Torino.

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