Giacarta (Indonesia), 23 ago. (LaPresse/AP) – Il governo indonesiano ha annunciato misure per frenare le importazioni di auto di lusso e per rafforzare le finanze nazionali, per contrastare il crollo della valuta e del mercato azionario. L’Indonesia, così come India, Malesia e Thailandia, è stata colpita da un esodo di capitali con il migliorare delle prospettive economiche di Stati Uniti ed Europa. Tra le misure annunciate oggi dal ministro dell’Economia, Hatta Rajasa, figurano la riduzione alle quote di esportazioni di minerali e lo snellimento della procedura burocratica per investire nel Paese. Inoltre il governo ha deciso che aumenterà i dazi sull’importazione di auto di lusso e su altri prodotti di marca, fornendo contemporaneamente incentivi fiscali per investimenti nel settore dell’agricoltura e dei metalli e riducendo le importazioni di petrolio. In teoria il pacchetto di misure dovrebbe ridurre il disavanzo delle partite correnti dell’Indonesia, che importa più di quanto esporti. “Con queste misure – ha spiegato Rajasa – il deficit delle partite correnti nel terzo e nel quarto trimestre dovrebbe restringersi, mentre la crescita economica dovrebbe mantenere il ritmo attuale”. La valuta del paese, la rupia, ha toccato il suo livello più basso in quattro anni a 10.902 sul dollaro, secondo le statistiche della Banca centrale. L’indice di Borsa indonesiano ha reagito fermandosi sulla parità, dopo aver perso l’8,7% nei primi quattro giorni della settimana. Nel 2011 il Pil dell’Indonesia è cresciuto del 6,5%, l’aumento maggiore dopo la crisi finanziaria asiatica del 1997-98. Ma l’economia ha rallentato al +5,8% nel secondo trimestre di quest’anno. Inoltre l’inflazione ha accelerato all’8,6%, dopo che il governo ha tagliato le sovvenzioni sui carburanti facendo salire i prezzi alla pompa fino al +44%.

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