Milano, 12 ago. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in rialzo e lo spread Btp-Bund ha toccato i minimi dal luglio 2011 a 246 punti base. Il listino milanese ha sfruttato il successo dell’asta Bot: il Tesoro ha collocato titoli annuali per 7,5 miliardi di euro con un rendimento dell’1,053%, in discesa rispetto all’1,078% della precedente asta. Snobbato il nuovo record del debito pubblico italiano. Secondo Bankitalia, a giugno il debito pubblico si è attestato a 2.075,1 miliardi di euro, in rialzo di 600 milioni rispetto ai 2.074,5 miliardi di maggio. Sul fronte politico, il premier Enrico Letta ha ribadito che la soluzione sull’Imu prima casa verrà trovata entro il 31 agosto. L’indice Ftse Mib in chiusura ha guadagnato lo 0,44% a 17.262 punti, segnando la quarta seduta consecutiva in rialzo.
Gli acquisti hanno premiato i titoli del comparto bancario: Popolare dell’Emilia Romagna ha guadagnato il 2,93% a 5,255 euro, Banco Popolare l’1,98% a 1,08 euro, Unicredit l’1,78% a 4,64 euro, Ubi Banca il 2,54% a 3,468 euro. In controtendenza Intesa SanPaolo che ha perso lo 0,33%. Tra i migliori di seduta A2A (+1,8% a 0,68 euro) e Tenaris (+1,62% a 17,53 euro), quest’ultima in attesa che questa settimana il Messico presenti la riforma energetica nazionale. “L’obiettivo della riforma – hanno spiegato gli analisti di Equita – è attirare società private in Messico per investire nei giacimenti petroliferi messicani per la prima volta da quando sono stati nazionalizzati 75 anni fa”. Secondo gli esperti della sim milanese, l’eventuale approvazione della riforma “sarebbe una notizia positiva per Tenaris, in quanto migliorerebbe l’outlook nel medio-lungo termine sul business in Messico che rappresenta il 10% del fatturato del gruppo”. Seduta a due velocità per i titoli del Lingotto: Fiat ha mostrato un progresso del 3% a 6,35 euro, mentre Fiat Industrial ha indossato la maglia nera lasciando sul parterre l’1,69%.
Debole Finmeccanica (-0,76%) dopo l’exploit di venerdì scorso quando il titolo aveva aumentato i guadagni dopo aver oltrepassato la soglia psicologica dei 4 euro. “I risultati del primo semestre mostrano che la qualità degli utili di Finmeccanica si è deteriorata”, hanno scritto oggi gli analisti di JP Morgan che hanno ribadito il giudizio underweight sul colosso dell’aerospazio. JP Morgan ha alzato il prezzo obiettivo di Finmeccanica da 3,10 euro a 3,45 euro, valore che rappresenta comunque un potenziale downside del 15% rispetto alle quotazioni attuali. Il broker ha inoltre ridotto le stime di eps per il periodo 2013-2016 di riflesso “ai nuovi oneri del primo semestre e ad altre pulizie di bilancio”.
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