Milano, 16 lug. (LaPresse/Finanza.com) – Giornata volatile quella odierna per Piazza Affari che chiude le contrattazioni in rosso. Dopo una partenza poco mossa la Borsa di Milano ha virato in positivo in scia alla diffusione dell’indice tedesco Zew che è sceso a 36,3 punti nel mese di luglio. La seduta pomeridiana, contrassegnata dalla diffusione di importanti trimestrali dagli Stati Uniti, ha tuttavia visto Piazza Affari muoversi sotto la parità, con un’accelerazione al ribasso sul finale. Gli investitori attendono la giornata di domani quando il governatore della Fed, Ben Bernanke, terrà un’audizione presso la Commissione servizi finanziari della Camera. Lo spread Btp-Bund è tornato a salire e si è portato a un passo dalla soglia dei 300 punti base. In questo scenario a Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso gli scambi a -0,43% a 15.529,95 punti, mentre il Ftse Italia all-share ha registrato un calo di quasi mezzo punto percentuale a 16.570,78 punti.
La maglia nera di peggiore del listino milanese è andata a Mediaset. Dopo i forti rialzi della vigilia il titolo del gruppo televisivo di Cologno Monzese ha archiviato gli scambi in flessione del 5,58%. Giornata no anche per Telecom Italia (-3,40%) in scia alla decisione di mettere in stand-by lo scorporo della rete fissa. Ieri in una riunione straordinaria, il consiglio di amministrazione ha deliberato che prima di procedere ad ulteriori fasi implementative del progetto, “sia verificata la coerenza dei contenuti e del percorso regolatorio con le assunzioni alla base del progetto”. Fastweb, Wind e Vodafone hanno emanato una nota congiunta in cui hanno spiegato che ritengono “davvero sorprendente la decisione del consiglio di amministrazione di Telecom Italia di condizionare l’operazione di scorporo della rete alla verifica degli aspetti regolatori, attribuendone la responsabilità alla definizione dei prezzi wholesale 2013 da parte dell’Agcom, che ha semplicemente operato in linea con quanto prescrive la regolamentazione”. Freccia rossa a Piazza Affari anche per Finmeccanica (-2,52%). A pesare la bocciatura di Fitch che ha abbassato il giudizio di lungo termine a BB+ da BBB- e quello di breve termine a B da F3 di Finmeccanica. L’outlook è negativo. La decisione riflette la visione degli analisti per la quale i programmati miglioramenti sotto il profilo finanziario in termini di de-leveraging e di generazione di cassa nel breve periodo del gruppo difficilmente saranno raggiunti.
Tra i peggiori titoli del Ftse Mib spiccano anche i cali su Fiat (-1,01%) che ha pagato la nuova battuta d’arresto delle immatricolazioni in Europa. A giugno le vendite della casa automobilistica torinese in Europa (Ue+Efta) sono infatti scese del 13,6% a 69mila unità, con una quota di mercato che si attesta al 5,9%. Di contro rialzi superiori al 3% per A2a e Saipem rispettivamente primo e secondo miglior titolo del paniere principali della Borsa di Milano. Tra i bancari si sono ben comportate oggi Banca popolare di Milano (+1,99%) e Mps (+1,40%). La Fondazione Monte dei Paschi di Siena, all’assemblea di Banca Mps convocata per il prossimo 18 luglio, ha annunciato che voterà a favore dell’abolizione del tetto del 4% al possesso di azioni della banca senese.
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