Milano, 15 lug. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha archiviato la seduta in positivo, in scia alle indicazioni sul Pil cinese nel secondo trimestre. L’economia dell’ex Celeste Impero, seppur in rallentamento, è infatti cresciuta nel periodo in esame del 7,5%, in linea con le attese degli analisti. Nel frattempo proseguono le tensioni politiche in Portogallo, con i tre principali partiti di governo che si sono dati tempo fino al 21 luglio per trovare un accordo sul piano di salvataggio. Venti di crisi politica soffiano anche in Spagna: secondo quanto riporta la stampa spagnola, Luis Barcenas, l’ex tesoriere del Partido Popular, guidato dal premier Mariano Rajoy, ha ammesso al giudice istruttore dell’inchiesta sui presunti fondi neri al partito di aver consegnato contanti nel 2008, 2009 e 2010 proprio al primo ministro e alla numero due del partito, Maria Dolores de Cospedal. Contenuti i timori invece sul mercato obbligazionario, con lo spread Btp-Bund che si è mantenuto in area 292 punti base. Dagli Stati Uniti, dove è entrata ufficialmente nel vivo la stagione delle trimestrali, è giunto il dato sulle vendite al dettaglio riferito a giugno che registrando un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente, quando erano salite dello 0,5% ma sotto le attese degli analisti ferme ad un +0,8%. Ha battuto le stime invece l’indice Empire sulle attività manifatturieri di New York salito a 9,46 punti. In questo quadro a Piazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato l’1,08% a 15.597,34 punti mentre il Ftse All Share si è attestato a quota 16.648,75 in rialzo dell’1,12%.
Misto il comparto bancario nella prima seduta utile dopo che Standard & Poor’s ha ridotto il merito di credito da BBB+ a BBB su nove istituti di credito e messo in creditwatch negativo il rating di lungo termine di 23 banche. La peggiore del settore è stata la Popolare di Milano con un ribasso del 3,10% a 0,3314 euro. Non è andata meglio a Bper (-0,83% a 4,288 euro) e Ubi Banca (-0,56% a 2,846 euro). Poco mossa Mediobanca (+0,14% a 4,446 euro) mentre hanno concluso gli scambi con la freccia verde Monte dei Paschi (+1,81% a 0,2138 euro), Unicredit (+0,90% a 3,568 euro), Intesa Sanpaolo (+1,51% a 1,278 euro) e Banco Popolare (+0,68% a 0,891 euro). Mediaset regina incontrastata della seduta con un guadagno del 6,89% a 3,442 euro, a seguito della mossa di Ubs che ha confermato la raccomandazione d’acquisto (buy) sul titolo e ha ritoccato al rialzo il target price, portandolo da 2,40 a 3,60 euro. Molto bene anche Azimut (+3,18% a 15,23 euro) dopo aver dichiarato di non essere impegnata attivamente né di avere firmato accordi di alcun genere in merito all’acquisizione della società Anima sgr. Ottime performance anche per Ansaldo Sts (+1,60% a 6,685 euro) nel giorno dell’esecuzione della quarta tranche dell’aumento di capitale gratuito.
Acquisti sostenuti anche su Tod’s (+0,68% a 118,10 euro) che oggi ha aggiornato i massimi storici a 119 euro.Riesce a chiudere positiva Telecom Italia (+0,10% a 0,5035 euro). Nel tardo pomeriggio di oggi è atteso riunirsi a Roma un consiglio straordinario del colosso tlc e secondo quanto riportano le maggiori agenzie di stampa all’ordine del giorno ci sarebbe il tema dello scorporo della rete di accesso. Male anche Terna (-0,69% a 3,188 euro) nonostante oggi abbia inaugurato il cantiere del tratto italiano della nuova linea elettrica tra Italia e Francia che prevede un investimento complessivo di 1,4 miliardi di euro.
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