Milano, 12 lug. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha archiviato l’ultima seduta della settimana in deciso ribasso, in scia ai timori degli operatori legati alla crisi di governo che il Portogallo sta attraversando e che ha fatto schizzare il rendimento dei titoli di Stato lusitani al 7,6%, registrando nuovi massimi dallo scorso novembre. Tensione anche sullo spread Btp-Bund che nel pomeriggio ha sfondato quota 300 punti base, a causa delle tensioni riscontrate all’interno della maggioranza di Governo. Non hanno aiutato le notizie provenienti dal Spagna. Secondo la stampa spagnola il governo di Madrid starebbe sul punto di varare una pesante riforma del settore energetico. Dal fronte macro sono giunti oggi i dati relativi all’inflazione in Italia cresciuta dello 0,3% su base mensile e dell’1,2% rispetto ad un anno fa. Gli Stati Uniti hanno invece pubblicato l’indice della fiducia consumatori dell’Università del Michigan sceso a luglio a 83,9 punti dagli 84,1 registrati nella precedente rilevazione. Le stime degli analisti erano ferme a 84,7 punti. Così a Piazza Affari il Ftse Mib ha perso l’1,57% a 15.430,57 punti mentre il Ftse All Share si è attestato a 16.463,75 punti lasciando sul parterre l’1,36%.

Tonfo per Telecom Italia che ha chiuso con un ribasso del 4,73% a 0,503 euro. Il titolo ha pagato la proposta di riduzione dei canoni di accesso alla rete in rame formulata ieri dall’Agcom. La decisione avrà un impatto economico-finanziario sui conti del colosso italiano tlc di circa 110 milioni di euro su base annua rispetto al 2012. La mossa dell’autorità dovrà passare al vaglio della Commissione europea alla quale Telecom Italia, ha precisato in una nota, si riserva di far avere le proprie osservazioni e, “qualora la decisione fosse confermata, la società ricorrerà presso le competenti sedi giurisdizionali”. Molto male anche Enel (-4,71% a 2,304 euro) ed Enel Green Power (-3,43% a 1,522 euro), fortemente esposte al mercato spagnolo. Il colosso energetico sconta anche la decisione di S&P’s di tagliare il merito creditizio del gruppo guidato da Fulvio Conti a BBB. Non va meglio ad Atlantia in flessione del 3,61% a 12,29 euro. Dopo il fallimento di qualche anno fa della fusione con Atlantia, operazione apertamente ostacolata dal Governo italiano, Abertis sarebbe interessata a rilevare i 300 trasmettitori di segnale radio messi in vendita dalla holding autostradale italiana.Saipem ha resistito alle vendite per parte della giornata per poi chiudere in calo dello 0,14% a 14,50 euro, all’indomani della decisione da parte del tribunale di Milano che ha disposto a una sanzione pecuniaria di 600 mila euro e alla la confisca di 24,5 milioni di euro per l’inchiesta relativa a presunte tangenti in Nigeria nella quale Saipem è imputata per corruzione internazionale.

Finmeccanica (-2,45% a 3,744 euro) è tornata al centro delle indiscrezioni stampa. Secondo quanto risulta a Il Mondo, l’amministratore delegato del gruppo della Difesa, Alessandro Pansa, avrebbe intenzione di rispolverare un progetto per la vendita di siti e uffici del gruppo approvato nel febbraio 2011 dal Cda allora presieduto dal presidente e Ad Pier Francesco Guarguaglini e poi accantonato a maggio dello stesso anno dal neo amministratore delegato, Giuseppe Orsi. In rosso l’intero comparto bancario. Giù dello 0,35% a 2,862 euro Ubi Banca, del 2,10% a 0,21 euro Monte dei Paschi, dell’1,61% a 3,536 euro Unicredit, del 2,25% a 1,259 euro Intesa Sanpaolo, del 2,21% a 0,885 euro Banco Popolare, dell’1,83% a 4,44 euro Mediobanca, del 3,01% a 4,324 euro Bper e infine del 3,42% a 0,342 euro la Popolare di Milano.

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