Atene (Grecia), 11 giu. (LaPresse/AP) – Nel salvataggio della Grecia sono stati commessi degli errori e Unione europea e Fondo Monetario internazionale sono stati “troppo ottimisti” nelle prime fasi dei procedimenti. Così Jean-Claude Juncker, ex presidente dell’Eurogruppo e attuale primo ministro del Lussemburgo, il cui ruolo è stato centrale nell’accordo di salvataggio del 2010. La dichiarazione di Juncker, che ha lasciato la carica di presidente dell’Eurogruppo nei mesi scorsi, è giunta nel corso di una visita ad Atene. La scorsa settimana anche l’Fmi ha ammesso che aveva riconosciuto che l’accordo non aveva ristrutturato in tempo il debito greco. Questa dichiarazione del Fondo monetario ha causato attriti con l’Ue. Juncker era ad Atene oggi per ricevere la massima onorificenza greca dal premier Antonis Samaras.
“E’ vero che le questione sollevate dall’Fmi sono improtanti – ha detto Juncker – e ci sono stati errori. Ma chi non avrebbe commesso errori data la situazione che c’era in Grecia?”. Nel frattempo la Borsa di Atene sta registrando un secondo giorno consecutivo di perdite pesanti, con l’indice principale Athex che mostra un tonfo del 5%, dopo il fallimento dell’asta per la privatizzazione della società statale del gas greca Depa. Secondo il leader del partito di opposizione di sinistra Syriza, Alexis Tsipras, il programma di austerità voluto dalla troika (Ue, Bce, Fmi), che prevede anche le privatizzazioni, è parte di un progetto per ridurre i diritti del lavoro in Europa. “E’ un tentativo – ha dichiarato Tsipras – per indebolire lo stato di benessere. Queste riforme neo-liberiste servono a favorire il modello dal privato a scapito dei bisogni pubblici”.
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