Roma, 24 mag. (LaPresse) – Ad aprile le retribuzioni contrattuali aumentano dello 0,3% rispetto a marzo e dell’1,4% su base annua. Lo rileva l’Istat. La crescita dei salari rispetto ad aprile 2012 è superiore al tasso di inflazione annuo, che è crollato il mese scorso all’1,1%. Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2013, la retribuzione è cresciuta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012. Con riferimento ai principali macrosettori, ad aprile le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell’1,8% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che ad aprile presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (5,8%); pubblici esercizi e alberghi (2,9%); acqua e servizi di smaltimento rifiuti (2,6%). Si registrano, invece, variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione.

L’istituto statistico sottolinea inoltre che alla fine di aprile la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo contrattuale è del 45,7% nel totale dell’economia e del 29,8% nel settore privato. Complessivamente i contratti in attesa di rinnovo sono 51 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 5,9 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego). L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è, in media, di 26,5 mesi per l’insieme degli occupati e di 13,2 mesi per quelli del settore privato. Tra i contratti monitorati dall’indagine, nel mese di aprile sono stati recepiti due accordi mentre nove sono quelli scaduti. Alla fine di aprile 2013 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 54,3% degli occupati dipendenti e al 51,5% del monte retributivo osservato.

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