Reggio Emilia, 19 mag. (LaPresse) – “Le circa 6000 aziende agricole dell’Emilia Romagna, danneggiate dal sisma un anno fa, non hanno ricevuto neanche un euro in dodici mesi”. Lo denuncia la Coldiretti. Le 6000 aziende rappresentano il 25 per cento delle 23.500 imprese totali danneggiate rilevate dalla Protezione civile. “Una situazione paradossale – sottolinea Coldiretti – in quanto i soldi sono stati stanziati ma non riescono ad arrivare alle imprese. Si è creata una situazione di stallo soprattutto a causa di un rimpallo di responsabilità tra professionisti ed enti coinvolti, con l’aggravante delle banche che procedono molto lentamente”.
“Il sisma – precisa Coldiretti – ha provocato danni per circa un miliardo nelle campagne dell’Emilia e della Lombardia dove si produce oltre il 10 per cento del Pil agricolo. Insieme ai prodotti sono state colpite 6mila aziende agricole, fienili, stalle, magazzini, impianti di trasformazione alimentare, dal latte alla frutta, dal vino alla carne, ma anche gli impianti dei consorzi di bonifica necessari per garantire la sicurezza del territorio”.
Un milione di chili di parmigiano reggiano danneggiato è stato venduto in un anno e il ricavato è andato alle aziende danneggiate. “Questi – conclude Coldiretti – sono sovente gli unici soldi che alcune imprese hanno visto a distanza di un anno dal terremoto”. Le scosse hanno fatto cadere a terra quasi 600.000 forme di parmigiano, danneggiato gravemente 37 caseifici di Modena, Reggio Emilia, Mantova e Bologna e oltre 600 allevamenti. Grazie alle vendite solidali si è generata una catena di solidarietà anche via internet che ha salvato dal fallimento stalle, caseifici e magazzini e sostenuto la ripresa dell’economia e dell’occupazione del territorio. E’ il bilancio tracciato dalla Coldiretti.
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