(Finanza.com) La Borsa di Milano ha chiuso in deciso rialzo con gli investitori che scommettono sempre di più su un taglio dei tassi da parte della Bce, complice l’acuirsi delle difficoltà della congiuntura in Germania. La prossima riunione dell’Eurotower è in agenda giovedì 2 maggio e l’attesa di un’azione di Francoforte ha fatto scattare acquisti sostenuti anche sul mercato secondario dei titoli di Stato. Lo spread Btp-Bund si è spinto sotto quota 270 punti base e il rendimento del bond decennale italiano è sceso sotto il 4% per la prima volta dal novembre 2010. Il mercato scommette anche sulla rapida formazione di un nuovo Governo in Italia. Il presidente Napolitano non ha perso tempo e, a sorpresa, terminerà già questa sera le consultazioni con le forze politiche con l’obiettivo di dare un esecutivo al Paese già entro il fine settimana. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 2,93% a 16.490 punti.

STM è volata in testa al Ftse Mib con un balzo dell’8,64% a 6,10 euro dopo la pubblicazione dei risultati dei primi tre mesi del 2013 e alle previsioni per il secondo trimestre. Brillante anche Fiat (+5,97% a 4,506 euro) in scia all’upgrade di Ubs. Gli analisti della banca svizzera hanno alzato il giudizio sul Lingotto a buy dal precedente neutral, portando il prezzo obiettivo a 5,5 euro da 4 euro. Ondata di acquisti su Telecom Italia (+6,84% a 0,617 euro) che sta esplorando le possibili vie per la separazione dei suoi asset di telefonia fissa e, secondo quanto riportato da Bloomberg, starebbe considerando la vendita di un iniziale 30% della nuova entità alla Cassa Depositi e Prestiti. Bene il comparto bancario: Unicredit ha guadagnato il 4,72% a 3,902 euro, Mediobanca il 4,71% a 4,894 euro, Ubi Banca il 2,47% a 3,152 euro, Monte dei Paschi il 2,53% a 0,203 euro, Intesa SanPaolo il 2,89% a 1,355 euro, Banco Popolare il 2,45% a 1,127 euro. Saipem (-2,19% a 20,53 euro) ha indossato la maglia nera sul Ftse Mib dopo aver fatto sapere di essere al corrente di una possibile estensione dell’indagine in corso da parte del Tribunale di Algeri anche se, si legge nella nota, “non ha evidenze dello stato della stessa e dei soggetti coinvolti”.

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