(Finanza.com) “Secondo i dati resi noti oggi da Eurostat, il deficit italiano nel 2012 è al 3% del Pil, peggiorando rispetto alla stima provvisoria di febbraio quando era dato al 2,9%. Anche il rapporto Debito/Pil sale al 127% nel 2012, in aumento di oltre 6 punti rispetto al 2011. Insomma, nonostante le manovre di lacrime e sangue, i conti non si può certo sostenere siano migliorati”. Recita così una nota emessa oggi dal Codacons. Per l’associazione “l’eccessiva tassazione sui ceti medio bassi e gli aumenti delle tasse come Iva e accise sui carburanti, che colpiscono indifferentemente ricchi e poveri, hanno finito per far crollare i consumi e, per questa via, peggiorare il rapporto debito/Pil”.
“Il fatto poi – prosegue la nota – che in tutta la zona euro il rapporto debito-Pil peggiori, passando da una media dell’87,3% al 90,6%, dimostra che le politiche di rigore troppo restrittive decise in Europa non stanno pagando. Ecco perché il Codacons chiede al prossimo Governo di non aumentare l’Iva a luglio, imposta tipicamente proporzionale che colpirebbe anche i pensionati al minimo, ed in contropartita propone di innalzare l’aliquota sulle rendite finanziarie. L’Italia, infatti, con il 20%, resta uno dei paesi con aliquota più bassa, più bassa di Germania, Francia, Regno Unito, Svezia, Austria, Irlanda, Finlandia e così via”.
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