Tokyo (Giappone), 3 apr. (LaPresse/AP) – E’ iniziata in Giappone la prima due giorni di vertice di Bank of Japan dal cambio di governatore dello scorso 19 marzo. Il nuovo numero uno di BoJ, Haruhiko Kuroda, ha dichiarato che farà tutto il possibile per sconfiggere la deflazione e portare il tasso di inflazione all’obiettivo del 2%. Tuttavia gli analisti non sono in grado di dire se dalla prima riunione usciranno subito aggressive politiche di stimolo all’economia giapponese o se per vedere misure concrete bisognerà attendere il board del mese prossimo. Alle spalle di Kuroda ci sono le forti pressioni del governo liberaldemocratico e conservatore di Shinzo Abe che chiede alla Banca centrale di agire subito. Con il cambio di governatore “spero che si avrà un regime di drastico cambiamento e un avvio di aggressive politiche di allentamento monetario”, ha dichiarato Kozo Yamamoto, un parlamentare molto vicino ad Abe e consulente economico del governo, all’American Chamber of Commerce in Giappone. Secondo Yamamoto nell’attuale situazione le imprese non sono incoraggiate a investire e ad assumere. “Per questo – ha spiegato – abbiamo bisogno di un’azione drastica”. Tra le varie opzioni sul tavolo c’è l’immediato via libera ad acquisti di asset da parte di BoJ. Inoltre l’istituto centrale potrebbe vendere massicciamente titoli di Stato a tre anni, per acquistarne il corrispettivo in obbligazioni a 5 e 10 anni, favorendo la discesa dei tassi a lungo termine. Infine il board a guida Kuroda potrebbe deliberare l’acquisto di asset a rischio e non solo titoli di Stato.
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