Milano, 3 apr. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in deciso ribasso aumentando le perdite in scia all’andamento negativo di Wall Street dopo i dati macro Usa del pomeriggio che hanno deluso le attese. Il sondaggio ADP sulla variazione degli occupati nel settore privato ha mostrato a marzo un saldo positivo di 158 mila unità mentre le previsioni indicavano 198 mila unità. Inoltre l’Ism servizi di marzo si è attestato a 54,4 punti dai precedenti 56 punti. Gli analisti si aspettavano un indice pari a 55,5 punti. I riflettori sono ora rivolti a Francoforte dove domani la Bce annuncerà la decisione sui tassi. Con un tasso di disoccupazione record al 12%, una bassa inflazione e la crisi di Cipro, crescono le probabilità che l’Eurotower tagli il costo del denaro già in questa riunione. Tuttavia l’attesa più condivisa dagli analisti rimane quella di una conferma ai livelli attuali dello 0,75%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto il 2,28% a 15.200 punti.

Telecom Italia è scivolata con un ribasso del 5,38% a 0,536 euro in scia alla bocciatura da parte di Ubs. Gli analisti della banca svizzera hanno tagliato la raccomandazione sul gruppo delle telecomunicazioni a sell da buy, abbassando il target price a 0,45 euro dal precedente 1 euro. “Telecom Italia è esposta ad una debolezza strutturale che crediamo porterà la sua performance operativa al di sotto della media di settore”, ha scritto il broker elvetico che ha citato come fattori negativi “l’eccessiva esposizione al debole mercato domestico, la delicata situazione patrimoniale e la complessa struttura di controllo, che non lascia intravedere una strategia industriale di lungo termine”. Le vendite hanno colpito pesantemente le banche: Banco Popolare ha ceduto il 5,54% a 0,92 euro, Unicredit il 4,08% a 3,242 euro, Monte dei Paschi il 2,78% a 0,174 euro, Ubi Banca il 3,76% a 2,714 euro, Intesa SanPaolo il 2,75% a 1,133 euro, Popolare di Milano il 2,73% a 0,459 euro. Male anche Finmeccanica (-4,34% a 3,614 euro) con AgustaWestland che è tornata sotto i riflettori in scia a nuovi sospetti di corruzione in India, che rischiano di far slittare un appalto da circa 200 elicotteri dal valore di centinaia di milioni di dollari. Secondo quanto riportato dal The Times of India, l’Esercito di New Delhi avrebbe chiesto l’apertura di un’indagine per il sospetto di corruzione in favore di AgustaWestland di un ufficiale indiano in merito all’asta di fornitura di 197 elicotteri da ricognizione, dalla quale la controllata di Finmeccanica era stata esclusa, e per la quale sono in gara per l’aggiudicazione l’europea Eurocopter e la russa Kamov. Mediaset ha ceduto il 2,47% a 1,579 euro con gli analisti di JP Morgan che rimangono cauti sulle prospettive del gruppo di Cologno Monzese in Italia.”Continuiamo a credere che l’azione sia sottovalutata, ma preferiamo aspettare per un migliore punto d’ingresso o per segnali chiari di un miglioramento nella situazione politica italiana prima di diventare più positivi sul titolo”, hanno spiegato gli esperti di JP Morgan. In rosso Eni (-2,33% a 17,58 euro) che ha pagato le voci circa l’intenzione del governo del Mozambico di imporre una tassazione maggiore sui 4,2 miliardi di dollari che il gruppo italiano incasserà dalla vendita del 20% del giacimento di gas Area 4 alla cinese Cnpc (China National Petroleum Corporation). In controtendenza sul paniere principale Parmalat e Diasorin che hanno guadagnato rispettivamente lo 0,49% a 2,04 euro e lo 0,86% a 28,09 euro.

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