Taranto, 14 mar. (LaPresse) – Raggiunto l’accordo fra Ilva e i sindacati sugli ammortizzatori sociali per la ristrutturazione in applicazione dell’Aia. Con questo contratto – spiega il ministero del Lavoro in una nota – azienda e sindacati hanno scongiurato il ricorso alla Cig straordinaria in origine richiesta per 6.507 dipendenti e hanno concordato l’utilizzo della solidarietà difensiva riducendo il numero complessivo di posizioni lavorative coinvolte a 3.749. Grazie alla solidarietà la corrispondente riduzione dell’orario di lavoro verrà distribuita, secondo le modalità previste dall’accordo, tra tutti i lavoratori dello stabilimento. L’azienda ha ribadito che al termine della solidarietà non procederà a licenziamenti collettivi e che il totale degli investimenti che verranno fatti per dare attuazione all’Aia sarà pari a circa 2 miliardi e 250 milioni di euro nel triennio. Il contratto di solidarietà avrà durata biennale, con verifiche periodiche per valutare l’avanzamento dei lavori ed eventuali rimodulazioni della solidarietà.
“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto che tutela gli interessi dei lavoratori e conferma la volontà dell’azienda di applicare l’Aia, così come sta già puntualmente avvenendo. In tal modo si potrà garantire un futuro positivo allo stabilimento di Taranto, coniugando salute, ambiente e lavoro”, ha commentato il presidente Bruno Ferrante che ha aggiunto: “Ringrazio il viceministro Michel Martone per la precisione e l’equilibrio con cui, a nome del Governo, ha gestito questa delicata fase”.
“Questo é per la Uilm un accordo importante – sottolinea Mario Ghini, segretario nazionale Uilm – che concede una prospettiva industriale al sito in questione e nello stesso tempo la soluzione individuata permetterà di garantire un minor impatto economico sulle buste paga dei lavoratori interessati. Adesso ci aspettiamo che nei prossimi giorni si possano finalmente avviare i lavori di bonifica dell’area industriale tarantina e che finalmente si possa parlare di sviluppo industriale e non di chiusura o ridimensionamenti”.
“Si tratta di un accordo importante che giunge al termine di un complesso percorso negoziale”, ha sottolinea il viceministro al Lavoro Michel Martone, “perché grazie al senso di responsabilità dimostrato da tutti gli attori coinvolti, governo, istituzioni locali, azienda e sindacati, si pongono le condizioni per assicurare il rispetto delle prescrizioni dell’Aia, la continuità della produzione, e al contempo scongiurare riduzioni di personale minimizzando i sacrifici per i lavoratori. Per verificare l’efficace e coordinato raggiungimento di questi obiettivi il Governo, l’azienda e i sindacati hanno convenuto momenti di confronto periodico a cadenza semestrale”.
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