Bergamo, 9 feb. (LaPresse) – “La caduta dell’attività (economica, ndr) potrebbe arrestarsi nel corso del secondo semestre del 2013, con un ritorno a ritmi di crescita modesti e con margini di incertezza elevati”. Così Ignazio Visco, governatore di Banca d’Italia, nel suo intervento al Congresso Forex 2013. Questo anche grazie al ritorno di un’erogazione del credito accettabile, anche grazie la Bce perché: “Senza le misure di rifinanziamento a lungo termine decise dalla BCE la contrazione del credito sarebbe stata rovinosa”.
La morsa della crisi resta comunque forte. “Un numero crescente di imprese incontra difficoltà a rimborsare il credito: nel terzo trimestre del 2012 il tasso di ingresso in sofferenza è stato pari al 2,2 per cento per il totale della clientela, al 3,3 per i finanziamenti alle imprese” spiega Visco. “In novembre la quota dei prestiti ad aziende in temporanea difficoltà (incagli e prestiti ristrutturati) ha registrato un nuovo incremento – aggiunge Visco – il deterioramento dei prestiti alle famiglie è invece contenuto, grazie al ridotto livello di indebitamento e ai bassi tassi di interesse a breve termine”. Come se ne esce? “Il definitivo superamento della crisi richiede ulteriori, prolungati sforzi” è la ricetta di Visco. Andrà affrontata “con la lungimiranza che è richiesta a tutte le parti coinvolte, la questione della qualità degli assetti proprietari e di governo societario, avendo presente l’interesse dell’economia, la stabilità stessa delle banche” aggiunge Visco.
Nello specifico del nostro Paese Visco non fa sconti: “L’Italia non deve abbassare la guardia. L’attenzione degli investitori internazionali continua, giustamente, a concentrarsi sulla nostra capacità di preservare l’equilibrio dei conti pubblici e di perseguire, con determinazione, l’innalzamento del potenziale di sviluppo”. “Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato italiani e tedeschi resta al di sopra dei valori coerenti con le condizioni di fondo della nostra economia. La sua ulteriore riduzione potrà facilitare la raccolta delle banche e la ripresa dell’erogazione del credito all’economia a condizioni più vantaggiose” commenta Visco. “Dobbiamo investire in conoscenza, ottenere servizi pubblici e privati di migliore qualità, contrastare l’illegalità, promuovere la concorrenza. Il cammino è appena iniziato, va proseguito con convinzione, consapevoli delle responsabilità di ciascuno ma fiduciosi nelle possibilità di noi tutti” ha conclude il governatore.
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