Juneau (Alaska, Usa), 4 feb. (LaPresse/AP) – Bruciare birra per produrre birra. E’ l’idea che è venuta in mente alla statunitense Alaskan Brewing che ha deciso di ricorrere agli scarti di produzione per alimentarsi invece di istallare impianti eloci o solari. La società con base a Juneau, in Alaska, ha costruito un’unica caldaia che raccoglie i rifiuti del processo di fermentazione e li brucia, generando energia che copre quasi per intero il fabbisogno dell’impianto. Scherzando i proprietari della società hanno dichiarato che adesso di occupano di “birra alimentata da birra”. Il birrificio si aspetta forti risparmi dal sistema, una volta che questo sarà a pieno regime. Il progetto è costato ad Alaskan Brewing quasi 500 mila dollari.

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