Roma, 25 gen. (LaPresse) – “Senza lavoro non c’è futuro. Senza lavoro vince la disperazione sociale. Sappiamo che per curare il nostro Paese dovremo avere cura del lavoro e in questo modo avremo cura dei cittadini”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, aprendo i lavori della conferenza di programma del sindacato al Palalottomatica. Durante il suo lungo discorso, la leader Cgil ha sottolineato che abbiamo appena vissuto “Cinque anni di crisi del mondo: la crisi strutturale del nostro Paese non ha precedenti. Nulla sarà più come prima”.
“L’idea che il lavoro – ha spiegato – che la condizione di lavoratori e pensionati, sia sempre la sola voce da comprimere” è sbagliata. “Abbiamo bisogno di guardare al Paese con tutte le sue straordinarie potenzialità – ha aggiunto la Camusso – Partiamo dalla versatilità e creatività del lavoro, che portò al boom economico. Guardiamo al nostro territorio che è denso di patrimonio, arte, cultura, più di qualunque altro Paese al mondo. Oggi questa nostra ricchezza diventa però un costo. C’è bisogno di cura del Paese che duri nel tempo, che si traduca in innovazioni e tecnologie, dedicate alla salvaguardia del Paese. Si sappia inoltre conoscenze e tecnologie, invece di doverle sempre importare”.
“‘Riforma’ oggi – ha affermato ancora – è sempre più una parola malata. Per noi invece ‘riforma’ ha il senso di cambiare le cose” in positivo. “Gli effetti dei tagli sono davanti agli occhi di tutti, primi fra tutti quelli nella scuola. Il welfare finora è stato solo tagliato e non riformato. Noi pensiamo che il lavoro e l’istruzione si accompagnino al nuovo assetto istituzionale”.
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