Milano, 15 gen. (LaPresse) – La Borsa di Milano riesce a chiudere in positivo nonostante i nuovi timori dagli Stati Uniti. Dopo un’escursione in territorio negativo nel primo pomeriggio, il Ftse Mib termina in salita dello 0,44% a 17.467,48 punti e il Ftse All-Share mostra un incremento dello 0,46% a 18.439,13 punti. Fitch ha avvisato oggi Washington che potrebbe perdere il rating massimo ‘AAA’ se la politica non riuscisse a trovare un accordo sul tetto del debito pubblico. Tuttavia l’agenzia internazionale ha aggiunto che sul fronte della crisi dell’eurozona il peggio è passato, anche se ha sottolineato come nuova volatilità sui mercati potrebbe arrivare dagli appuntamenti elettorali di Germania e Italia. Ancora sul fronte dell’eurozona, la Germania ha chiuso il 2012 segnando un aumento del Pil dello 0,7%, che denota una contrazione dell’economia nel quarto trimestre. Tornando negli Stati Uniti un segnale positivo è arrivato dal dato macro sulle vendite al dettaglio, salite a dicembre dello 0,5%, oltre le attese. In questo contesto, chiusura contrastata per le principali Borse europee. L’indice Ftse 100 di Londra sale dello 0,15% a 6.117,31 punti, mentre cedono il Dax di Francoforte (-0,69% a 7.675,91 punti) e il Cac 40 di Parigi (-0,29% a 3.697,35 punti). A Madrid l’indice Ibex perde lo 0,36% a 8.601 punti, mentre ad Atene l’Athex affonda dell’1,78% a 951,05 punti.

Nonostante lo spread Btp-Bund a 10 anni sia tornato a salire sopra quota 270 punti, il comparto bancario chiude la seduta sopra la parità. Avanzano Monte dei Paschi (+2,32% a 0,30 euro), Bper (+0,67% a 5,985 euro), Popolare di Milano (+0,78% a 0,517 euro), Banco Popolare (+0,39% a 1,532 euro), Intesa Sanpaolo (+1,56% a 1,496 euro), Ubi Banca (+2,66% a 3,94 euro) e Unicredit (+0,61% a 4,312 euro). Di segno opposto nel comparto c’è Mediobanca (-0,37% a 5,43 euro).

Nel resto del paniere principale cade la galassia Berlusconi, con Mediaset (-3,33% a 1,831 euro) e Mediolanum (-1,43% a 4,27 euro). Ripiega anche Fiat (-1,32% a 4,326 euro), che ha richiesto la cassa integrazione straordinaria per lo stabilimento di Melfi fino alla fine del 2014, “necessaria – ha spiegato l’azienda – per gli investimenti da oltre 1 miliardo di euro”. Vendite anche su Telecom Italia (-1,97% a 0,7455 euro). In rialzo ci sono invece Enel (+1%), Enel Green Power (+1,01%) e Finemeccanica (+0,79%). Giù Generali (-0,85%).

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