Francoforte (Germania), 9 gen. (LaPresse) – “Questo potrebbe essere un anno decisivo per definire se l’eurozona potrà uscire dai suoi problemi sul debito sovrano”, ma i progressi dovranno proseguire. Lo si legge in un comunicato di Standard & Poor’s, che presenta i contenuti del rapporto ‘La crisi del debito nell’eurozona: Il 2013 potrebbe essere un anno spartiacque’. Secondo l’agenzia di rating l’anno in corso “potrebbe segnare l’inizio della stabilità della regione, superando la volatilità del mercato e la frammentazione che ha segnato gli ultimi anni”. L’analista Moritz Kraemer precisa però che “la fiducia degli investitori potrà tornare solo se gli Stati membri continueranno a fare progressi nel ribilanciare le proprie economie, sia con la stabilizzazione strutturale del debito pubblico, sia con l’ulteriore diminuzione dei deficit esterni”.
Per Standard & Poor’s, inoltre, gli appuntamenti elettorali saranno decisivi per l’uscita dalla crisi economica dell’eurozona e dei suoi Paesi. “Il calendario elettorale – si legge – resta un fattore vitale nel definire il futuro corso delle politiche, così come i progressi nella soluzione della crisi”. E ancora: “Le elezioni che consideriamo più importanti nel 2013 – in Italia a febbraio, in Germania e Austria in autunno – porteranno a una continuazione dell’attuale percorso”, così come è accaduto nel 2012 in Grecia, Francia e Olanda.
L’agenzia definisce quello dell’eurozona per uscire dalla crisi “un programma che rappresenta una sfida ma è raggiungibile, sebbene i rischi dell’applicazione incombano. Questi rischi sono la ragione principale per cui la maggioranza dei nostri outlook sui rating dell’eurozona restano negativi”. L’istituto evidenzia poi un ulteriore rischio: “Il senso di compiacimento che potrebbe derivare con un miglioramento delle condizioni di mercato” e che potrebbe comportare conseguenze negative.
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