(Finanza.com) La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in ribasso dopo i forti guadagni registrati nella prima settimana del 2013 in scia all’accordo negli Stati Uniti sul fiscal cliff e alla discesa dello spread, che oggi si è mantenuto poco sotto quota 280 punti base. Le banche hanno sfruttato l’alleggerimento degli standard previsti da Basilea 3 che entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2015. Il Tesoro italiano questa settimana affronterà lo scoglio delle prime aste dell’anno, che non dovrebbero riservare sorprese negative. Giovedì andranno in collocamento Bot a 3 e 12 mesi, mentre venerdì toccherà ai Btp triennali. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,38% a 16.895 punti.

Monte dei Paschi protagonista assoluto della seduta odierna con un rialzo del 6,82% a 0,282 euro. La banca senese, come richiesto da Bruxelles, presenterà un aggiornamento del proprio piano al 2015. L’Ad Fabrizio Viola ha detto nel corso di un’intervista a Il Messaggero che il piano arriverà entro giugno e che non verranno cambiati gli obiettivi di redditività e patrimonio indicati nel piano industriale per il 2015. Bene anche gli altri titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha guadagnato il 3,77% a 1,378 euro, Unicredit il 2,31% a 3,98 euro, Intesa SanPaolo l’1,66% a 1,405 euro, Popolare di Milano l’1,34% a 0,497 euro, Mediobanca lo 0,65% a 4,978 euro. Le vendite hanno colpito i due colossi pubblici dell’energia: Eni ha ceduto l’1,37% a 18,75 euro, mentre Enel ha mostrato una flessione dell’1,73% a 3,18 euro. Lottomatica (-0,45% a 17,68 euro) non ha sfruttato un report positivo di Nomura. Il broker giapponese ha confermato il giudizio buy sulla società del Lotto alzando il target price a 20,70 euro dai precedenti 18,10 euro.

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