(Finanza.com) Con il nuovo anno, tenuto conto anche degli effetti della Legge di stabilità, la pressione fiscale in Italia è destinata ad aumentare ulteriormente attestandosi al 45,1% del Pil. “Nonostante la Legge di stabilità abbia aumentato le detrazioni Irpef per i figli a carico – ha commentato Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre – la pressione fiscale nel 2013 si attesterà, secondo le previsioni redatte qualche giorno fa dal Servizio Studi della Camera e del Senato, al 45,1%. Ben 0,4 punti percentuali in più rispetto al dato registrato l’anno scorso. Solo nel 2014 invertiremo la tendenza, ritornando ad una pressione fiscale leggermente al di sotto del 45%”.
La CGIA di Mestre valuta in 14,7 miliardi di euro l’entità di tasse e contributi in più rispetto al 2012 derivanti dall’introduzione della Tares, l’aumento dell’Iva previsto dal 1° luglio, il ritocco all’insù dell’Imu sui capannoni, gli incrementi dei contributi previdenziali degli autonomi e delle addizionali Irpef a livello locale. Per ciascuna famiglia italiana l’aggravio medio di imposta sarà pari a 585 euro.

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