Roma, 30 nov. (LaPresse) – Con il saldo di dicembre, le famiglie italiane dovranno pagare mediamente 136 euro per la prima casa, con punte di 470 euro a Roma; mentre per una seconda casa il saldo peserà mediamente 372 euro con punte di 1.200 euro nelle grandi città. E’ quanto emerge da un’analisi realizzata dall’Osservatorio periodico sulla fiscalità locale della Uil Servizio politiche territoriali. “Complessivamente – secondo lo studio Uil – l’Imu sulla prima casa costerà, in media, 278 euro a famiglia con punte di 639 euro a Roma; di 427 euro a Milano; 414 euro a Rimini; 409 euro a Bologna; 323 euro a Torino. E per le seconde case la stangata sarà mediamente di 745 euro, con punte di 1.885 euro a Roma; di 1.793 euro a Milano; di 1.747 euro a Bologna; di 1.526 euro a Firenze.

“Da questa analisi – spiega Guglielmo Loy, segretario confederale Uil – emerge che sono 6.169 i Comuni che hanno pubblicato le delibere dell’Imu sul sito del Ministero dell’Economia e, pertanto, il nostro studio non si basa su proiezioni ma su dati reali e,cioè, su un campione che rappresenta il 76,2% del totale dei Comuni italiani. Il 31,2% del campione(1.924 municipi) ha aumentato le aliquote per la prima casa, tra cui 41 Città capoluogo di provincia; il 62,2%(3.826 Comuni), ha confermato l’aliquota base del 4 per mille; soltanto il 6,8% (419 comuni) l’hanno diminuita e, tra questi, 8 Città capoluogo di Provincia”.

“Il 62,6% del campione (3.863 comuni)- aggiunge – ha aumentato l’aliquota per la seconda casa, tra questi 98 sono Comuni capoluogo di provincia; il 36% (2.221 comuni) ha deciso, invece, di confermare l’aliquota di base del 7,6 per mille; soltanto l’1,4% (85 Comuni, per lo più concentrati nel Sud) ha deciso di diminuirla”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata