(Finanza.com) La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in ribasso nonostante la fiducia dei consumatori statunitensi di settembre, calcolata dall’Università del Michigan, abbia raggiunto 83,1 punti superando le attese ferme a 78 punti. I timori in Europa sono ancora focalizzati su Spagna e Grecia. Ieri Standard & Poor’s ha tagliato il giudizio sul debito di Madrid, mentre il numero uno del Fmi, Christine Lagarde, ha dichiarato che è necessario concedere ad Atene due anni in più per centrare gli obiettivi di deficit di bilancio. Come dichiarato da Angela Merkel, i leader europei aspettano ora il rapporto della Troika per poi procedere con la nuova tranche di aiuti. Sul secondario lo spread Btp-Bund è sceso sotto la soglia dei 350 punti base, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,78% a 15.511 punti.

STMicroelectronics grande protagonista di giornata con un balzo del 6,50% a 4,686 euro. A infiammare il titolo le indiscrezioni riportate a metà giornata da Bloomberg, secondo cui la società avrebbe intenzione di attuare una divisione delle business unit per arrivare alla vendita del business dei semiconduttori per i telefoni cellulari. La società ha però smentita l’esistenza di iniziative che potrebbero compromettere l’unità della compagnia. Saipem è scivolata sul fondo del paniere principale con un ribasso del 5,36% a euro in scia al downgrade di Nomura. Debole Eni (-0,80% a 17,32 euro) nonostante i buoni giudizi degli analisti all’indomani del seminario upstream. Fiat ha lasciato sul parterre l’1,96% a 4,298 euro ma, secondo quanto riportato da Bloomberg, avrebbe trovato un accordo per la costruzione di uno stabilimento in Russia, vicino a San Pietroburgo. In rosso i titoli bancari: Popolare di Milano il 2,07% a 0,426 euro, Unicredit l’1,43% a 3,452 euro, Banco Popolare lo 0,40% a 1,236 euro, Monte dei Paschi lo 0,79% a 0,225 euro, Intesa SanPaolo lo 0,63% a 1,27 euro.

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