Washington (Usa), 25 set. (LaPresse) – Le riforme del sistema finanziario in corso per renderlo “più semplice e sicuro” vanno “nella giusta direzione” e renderanno mercati e istituzioni finanziarie “più trasparenti, meno complessi” e caratterizzati da una “minore leva finanziaria”. Lo afferma il Global Financial Stability Report del Fondo monetario internazionale. Tuttavia, si legge nel rapporto, “nonostante i molti progressi del programma di riforme, in alcuni settori c’è ancora bisogno che queste vengano ulteriormente affinate dai politici”. Il Fondo sottolinea i rischi portati dal cosiddetto “sistema finanziario ombra” e precisa come “il successo delle riforme in corso e di quelle future dipende da una vigilanza rafforzata e dalla volontà politica di attuazione dei regolamenti”. Secondo l’organizzazione internazionale con sede a Washington i rapporti interbancari mondiali sono “troppo complessi” e condizionati da “forti legami nazionali”, una situazione che suggerisce che “i sistemi finanziari sono ancora vulnerabili”. Dal gennaio 2009 “per soddisfare i requisiti normativi futuri”, scrive il Fondo, le maggiori banche globali hanno ridotto i propri asset di 72 miliardi di dollari, in media il 7,5% degli attivi patrimoniali netti. Le cessioni sono equamente ripartite tra asset nazionali (53%) e stranieri (47%), mentre le vendite di asset legati all’attività di investimento, alle banche commerciali e alle attività di consulenza hanno rappresentato il 52% del totale delle cessioni. Le banche globali, scrive il Fondo, “hanno apportato modifiche significative alle loro strategie di business negli ultimi anni a seguito della crisi finanziaria”.

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